Ericsson si prepara a tagliare 8.500 posti di lavoro in tutto il mondo per ridurre i costi e far fronte alla perdita di quote di mercato. A confermare la notizia, che fa seguito a un piano di riorganizzazione presentato a dicembre, è il portavoce Jenny Hedelin, il quale spiega che i tagli rappresentano “un potenziale per semplificare e diventare più efficienti in tutta l’azienda, soprattutto quando si tratta di costi strutturali”. La multinazionale svedese ha archiviato nel quarto trimestre un calo dell’utile più forte del previsto, scontando soprattutto il ridimensionamento dei clienti 5G.
Risparmio di 862 milioni di dollari entro la fine del 2023
La parte preponderante dei licenziamenti è prevista entro il primo semestre dell’anno, per poi proseguire anche il prossimo anno. I tagli interesseranno l’8% della forza lavoro del gruppo e consentiranno di ridurre i costi di 862 milioni di dollari entro la fine del 2023. Circa 1.400 dei posti di lavoro che verranno eliminati saranno in Svezia: “Il modo in cui verranno gestite le riduzioni dell’organico varierà a seconda delle pratiche locali del Paese”, ha scritto in una nota l’amministratore delegato Borje Ekholm. «In diversi Paesi le riduzioni del personale sono già state comunicate questa settimana», ha aggiunto.
Mentre le aziende tecnologiche hanno licenziato migliaia di dipendenti citando le condizioni economiche, questo sarebbe il più grande licenziamento che colpisce l’industria delle telecomunicazioni.