Consentire una connettività sicura e senza soluzione di continuità dal chip al cloud, abilitando una serie di nuovi modelli di business per un’ampia platea di utenti. Sono le possibilità aperte dalla dalle eSim, in un processo che porta gli operatori di telefonia mobile a offrire servizi sempre più su misura per imprese connesse totalmente digitali, contenendo costi e complessità, oltre che migliorando l’esperienza dei clienti. Si tratta di una tecnologia, secondo quanto emerge da un recente studio di Counterpoint Research, che sta vivendo un momento di grande espansione: non soltanto per la diffusione delle eSim, ma anche per tutto l’ecososistema di aziende che oltre a offrire sistemi e funzionalità di connettività a livello di dispositivi – come gli Oem (Orignal equipment manufacturer) – mettono a disposizione anche software di soluzioni di gestione delle eSim e servizi per gli operatori, con l’obiettivo di connettere in modo sicuro i dispositivi alle piattaforme.
L’evoluzione del mercato
L’adozione delle eSim – riporta Counterpoint – sta crescendo rapidamente tra le diverse categorie di dispositivi e i player interessate. “Gli operatori di telefonia mobile, le imprese, i fornitori di servizi e persino gli operatori di piattaforme stanno cercando soluzioni eSim innovative per passare al digitale, espandere la propria offerta di servizi, mantenere la ridondanza, pianificare implementazioni ibride per rispettare le normative locali o rivolgersi a specifici segmenti di abbonati o dispositivi – spiega Counterpoint – Ad esempio, operatori come Uber stanno salendo sul carro delle eSim per promuovere nuovi modelli di business ed eliminare i problemi dei clienti offrendo una connettività ininterrotta. Le reti private stanno adottando le eSim per offrire una connettività dedicata ai propri dipendenti e gestire in remoto le risorse IoT connesse all’interno delle sedi aziendali”.
La crescita delle soluzioni “Off the shelf”
I fornitori “tradizionali” di Sim hanno finora fornito soluzioni di gestione eSim con la formula “eSim-Management-as-a-Service”, con l’archiviazione e l’elaborazione dei dati degli abbonati solitamente gestiti dai fornitori presso i propri siti o in collaborazione con piattaforme cloud di terze parti come Azure, Aws e Google Cloud. Si tratta di soluzioni che però, secondo l’analisi di Counterpoint, mettono i clienti nella condizione di avere un controllo commerciale e tecnico molto limitato sulla gestione degli abbonamenti e dei dati dei clienti basati sulle eSim.
Ma oggi, con il mercato che diventa progressivamente più maturo, gli operatori e i fornitori di servizi e soluzioni stanno prendendo sempre più in considerazione la possibilità di sviluppare il proprio software di gestione eSim o di concederlo in licenza “off the shelf” e di creare un servizio su di esso.
“Sviluppare software e servizi ‘in house’ richiede risorse e conoscenze significative, dal software agli standard alla sicurezza – puntualizza Countepoint – Questo rende l’operazione sempre più costosa, in un contesto di tecnologie e normative in continua evoluzione. Pertanto, l’utilizzo di un software di gestione eSim off-the-shelf sta emergendo come una soluzione popolare, che offre il meglio di entrambi i mondi, ovvero soluzioni di gestione eSim in-house e as-a-service”.
Da operatori di nicchia a grandi player
Le aziende che offrono software off-the-shelf per la gestione delle eSim sono nate nella maggior parte dei casi come operatori di nicchia, focalizzati su soluzioni software di provisioning e orchestrazione di Sim remote flessibili e personalizzabili, conformi a Gsma Sas-Sm, utili ad affiancare quelle as-a-service portando un valore aggiunto in termini di affidabilità, scalabilità, conformità agli standard, efficienza e possibilità di personalizzazione. “La chiave del successo di questo approccio – spiega Counterpoint – sta nell’avere un partner software che abbraccia strumenti, framework e processi aperti, leggeri e avanzati. In questo modo, il team IT può creare soluzioni uniche, costruite su basi interoperabili e conformi agli standard del settore”.