Mentre in Italia, sul fronte eSim (embedded Sim), il nuovo standard di Sim, si aspetta ancora che i nostri gestori telefonici implementino in modo più massiccio tale tecnologia, la Gsma ha appena rilasciato un nuovo report dal titolo “eSim in China: the road ahead”, in cui si evidenziano i significativi progressi compiuti dagli operatori mobili, fornitori e produttori cinesi, nell’adozione delle tecnologie di provisioning delle eSim.
Il report, preparato in collaborazione con Telecommunication Terminal Industry Forum Association (Taf), si basa sui dati forniti dai tre operatori mobili cinesi – China Mobile, China Telecom e China Unicom – così come da altre aziende dell’ecosistema mobile.
Dal rapporto si evince che gli smartwatch stanno dominando il diffondersi delle eSim, mentre l’adozione completa negli smartphone richiederà ancora del tempo Infatti, il mercato interno cinese non ha adottato formalmente la tecnologia eSim negli smartphone, in quanto richiede una regolamentazione appropriata e nuovi processi produttivi, logistici e della supply chain.
Nel report si evidenziano anche gli importanti sforzi compiuti in Cina per aiutare a stabilire un quadro normativo favorevole per razionalizzare le procedure e definire regole chiare e unificate sui requisiti delle eSim, fondamentali per accelerare l’implementazione e la sua adozione sul mercato; ciò include la gestione delle credenziali, la sicurezza e l’interoperabilità transfrontaliera.
In questo report, la Cina è presa come banco di prova mondiale, infatti non bisogna dimenticare che, negli ultimi due anni, ci sono stati significativi sviluppi nell’ecosistema mondiale delle eSim, con più di novanta operatori del settore mobile in tutto il mondo che già supportano le specifiche Gsma per il provisioning delle eSim.
Perciò, mentre gli smartwatch sono stati indubbiamente il primo prodotto del mercato di massa ad adottare la tecnologia, ora anche globalmente si sta vedendo un aumento dell’implementazione delle funzionalità eSim in tablet, notebook e smartphone; fino ad arrivare all’industria automobilistica, che, in seguito all’iniziativa di chiamata di emergenza europea (eCall), è in prima linea nelle implementazioni eSim, tanto che la connettività integrata è ora un requisito specifico in Europa.
Dal report, quindi, si riscontra che nel mercato delle eSIM ci sia ancora qualche problema, ma anche che, pian piano, si stia normalizzando per arrivare, alla fine, a soppiantare del tutto il mercato delle attuali Sim.