Fumata grigia dal tavolo presso il Ministero dello Sviluppo
economico sugli esuberi Telecom. Le posizioni, fanno sapere i
sindacati, restano distanti. L’incontro è stato aggiornato a
martedì prossimo.
''L'azienda insiste su un pesante taglio di personale,
che non condividiamo – spiega Emilio Miceli,
segretario generale Slc Cgil -. Il governo fin qui ha svolto una
funzione notarile mentre ci sarebbe bisogno di una valutazione di
merito sulla posizione rigida dell'azienda e forse di chiarezza
sulle disponibilità che ritiene di poter spendere al
tavolo''.
Secondo la Uilcom si travvedono però aperture. 'L'azienda
ha dato garanzia di non procedere ne' con dismissioni ne'
con vendite ne' con la creazione di nuove societa' fino
alla fine del 2012, il periodo coperto dal piano – dice il
segretario generale della Uilcom, Bruno Di Cola -.
In questo modo si dà tranquillità ai lavoratori''.
Inoltre, secondo il sindacalista ''per chi ha i requisiti
ci sarebbero i pre-pensionamenti e per chi non li ha sarebbero
previsti percorsi di formazione e ricollocamento presso gli asset
aziendali''. In questo modo, aggiunge, ''i 6.800
esuberi complessivi, previsti da Telecom per il periodo 2010-2012,
si ridurrebbero di 1.300''.