Etno: contro il digital divide serve ancora più spettro

Un “manifesto” dell’associazione, pubblicato in occasione dell’avvio del semestre di presidenza polacca, mette nero su bianco le richieste del comparto fra cui la necessità di promuovere gli investimenti nelle Ngn. Il presidente Gambardella: “Il finanziamento pubblico si concentri su riduzione dei costi e supporto alla domanda”

Pubblicato il 01 Lug 2011

Spettro, Nga e mercato unico dei contenuti digitali. Sono le tre
priorità elencate nel manifesto pubblicato oggi da Etno, in
occasione dall’avvio del semestre di presidenza polacca della
Ue.

“L’ulteriore aperture delle frequenze per la banda larga mobile
permetterebbe la crescita della copertura delle aree periferiche e
rurali a costi minori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda
Digitale – spiega il chairman Luigi Gambardella -. Etno chiede
alla presidenza polacca di sostenere l’apertura della banda da
800 MHz in modo armonizzato entro il 2013 e di raggiungere un
accordo politico sul Programma relativo alla Politica in materia di
Spettro Radio entro la fine del 2011”.

Per quanto riguarda l’eliminazione del digital divide
l’associazione ritiene che il perseguimento di quest’obiettivo
dovrebbe continuare ad essere guidato dall’investimento
privato.

“Gli investimenti in Nga dovrebbero essere effettuati
principalmente dal settore privato – prosegue Gambardella -. Le
politiche dovrebbero puntare a migliorare le condizioni per gli
investimenti del settore privato. I fondi pubblici dovrebbero
essere attentamente mirati a completare, e non a soffocare, il
contributo privato, aumentando in questo modo la copertura e la
domanda di Nga come supplemento alle iniziative private. Questo
può essere ottenuto concentrando il finanziamento pubblico sul
supporto alla domanda e sulle misure di riduzione dei costi che
siano neutrali dal punto di vista della concorrenza, come i lavori
civili o la modernizzazione delle reti in-building, e sulle aree
residuali e non economiche”.

Alla luce del declino dei ricavi per il settore delle
telecomunicazioni, come sottolineato recentemente dalla prima
Digital Scoreboard europea, Etno chiede alla nuova Presidenza
polacca di sostenere le politiche in grado di incoraggiare gli
investimenti rischiosi nelle nuove reti veloci e ultraveloci,
consentendo, per prima cosa, l'emergere dal mercato di nuovi
modelli di business, in modo che tutti i player della catena del
valore che generano traffico di dati contribuiscano alle sfide
future.

E’ inoltre necessario un approccio regolamentare più mirato e
proporzionato che tenga in considerazione, quando fosse
appropriato, le realtà competitive locali e che incoraggi la
condivisione del rischio. Infine una politica di fissazione dei
prezzi più flessibile, che permetta agli operatori di rispondere
alle varie richieste ed esigenze dei consumatori attraverso offerte
al dettaglio maggiormente differenziate.

Per quel che riguarda il mercato unico digitale Etno sottolinea la
necessità di semplificare degli attuali sistemi del diritto
d’autore e delle licenze ed un migliore accesso ai contenuti
online, per incoraggiare la domanda di banda larga e combattere il
file-sharing illegale.

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