È ancora decrescita per le Tlc in Europa. Nel 2013 i profitti derivanti dai servizi di telecomunicazioni venduti nei principali Paesi europei dalle grandi aziende operanti nel settore scenderanno del 2,8%, ovvero di oltre 7,1 miliardi di euro, rispetto al 2012: questa la previsione formulata da Etno, l’organizzazione che raggruppa gli operatori europei delle Tlc.
Per l’insieme dei Paesi europei, le stime dell’associazione presieduta da Luigi Gambardella indicano per quest’anno una flessione dei profitti ancora maggiore di circa il 3,7% rispetto all’anno scorso, quando fu registrata una riduzione dell’1,8%.
Moody’s ha sottolineato che si tratta del quinto anno consecutivo di rosso nel settore.
A incidere sull’andamento dei conti dei big del settore sarebbero stati diversi fattori, tra i quali le deboli condizioni economiche del mercato ‘maturo’ della telefonia mobile e la riduzione degli introiti derivanti dal roaming. Ma anche il perdurare dell’incertezza sul futuro della regolamentazione europea in materia di tlc. La situazione attuale, avverte Etno, peserà non solo sulla distribuzione di dividendi, ma anche sulla capacità delle aziende di effettuare gli investimenti necessari per la diffusione della banda larga e dei collegamenti internet super-veloci.