Europa: Ftth a +26%, ma l’Italia è ferma

Idate: nonostante la fibra raggiunga 2,5 milioni di abitazioni nel nostro Paese la penetrazione dei servizi è scarsa (13,5%). Siamo fra gli ultimi in classifica

Pubblicato il 28 Set 2011

L’Europa registra nei primi sei mesi del 2011 una robusta
crescita del numero di case raggiunte dall’Ftth/Fttb, +26%
rispetto all’anno precedente, rivela il nuovo studio realizzato
da Idate per conto dell’Ftth Council Europe. La crescita è stata
più lenta in termini di abbonati all’Ftth/b (+14%), il che
dimostra che per gli operatori la priorità è espandere la
copertura più che la base utenti. Nei 35 Paesi dell’Ue, Idate
calcola quasi 4,6 milioni di abbonati all’Ftth/b e più di 25
milioni di case raggiunte.

Nei Paesi del CIS, la Russia è leader in termini di abbonati
all’Ftth/b (5,1 milioni) e abitazioni connesse (11,7 milioni) e
il potenziale del mercato russo è enorme. Importante anche il
mercato ucraino, con quasi mezzo milione di abbonati
all’Ftth/b.

Lo studio di Idate registra lo stato di avanzamento dei progetti
Ftth/b in tutta Europa a fine giugno 2011. La società di ricerche
ha individuato circa 260 progetti nei 35 Paesi Ue.

Il primo tipo di player coinvolto nella realizzazione della fibra
sono i carrier alternativi, che da soli coprono il 55% delle case
raggiunte dall’Ftth/b in Europa. I carrier alternativi hanno
realizzato reti in fibra in Francia, Italia, Germania, Svezia ed
Europa dell’Est (Slovacchia, Slovenia, Romania e Bulgaria). In
questa categoria Idate include le società del cavo, perché sono
spesso coinvolte in vasti progetti Fttb, come accade per
Numericable in Francia ed ER Telecom in Russia.

Le aziende del cavo, nota Idate, hanno il vantaggio di non dover
negoziare l’accesso edificio per edificio dal momento che
l’uscita coassiale è già installata; inoltre, in molti casi, i
lavori per portare la fibra ai piedi dell’edificio sono già
stati eseguiti.

Un’altra importante categoria di player coinvolti nei progetti in
fibra sono gli enti locali e le società dell’energia elettrica:
pur rappresentando solo il 12% delle case raggiunte dalla fibra
alla fine di giugno 2010, includono il maggior numero di progetti
Ftth/b, visto che gran parte sono di piccola scala (a volte coprono
solo una città). Il loro coinvolgimento è inoltre destinato
probabilmente ad aumentare in Paesi come la Francia e la Gran
Bretagna.

Questi player possono incontrare difficoltà nell’entrare nel
business della fibra, che non fa parte delle proprie competenze
tradizionali. Anche per questo, alcuni di questi progetti di
piccola scala si raggruppano a formare un network, come accade con
Stedenlink nei Paesi Bassi, Netixopen in Finlandia e Waoo in
Danimarca. Le diverse società coinvolte si uniscono per mettere
insieme know-how ma anche per creare un brand e costruire una base
clienti più larga (per esempio, per attrarre le emittenti tv).

Naturalmente, altra categoria coinvolta nei progetti in fibra sono
gli incumbent, che rappresentano il 33% delle case raggiunte in
Europa. Praticamente tutti gli incumbent europei sono o impegnati
nella realizzazione dell’Ftth/b o si stanno preparando con
progetti ancora in fase iniziale. Anche quelli che originariamente
hanno optato per la soluzione Fttn+Vdsl, come Kpn, Swisscom, Bt e
Deutsche Telecom, stanno rivolgendo la loro attenzione all’Ftth,
anche perché la pressione della concorrenza creata dalle
iniziative delle società del cavo e degli enti locali è
forte.

Escludendo la Russia, che guida il mercato dell’Ftth/b per numero
di abbonati e case raggiunte viste le sue caratteristiche
demografiche, è la Svezia numero uno in Europa con 625.000
abbonati all’Ftth/b a giugno 2011, ma la Francia è vicina con
quasi 560.000 abbonati. Altri Paesi stanno vivendo una robusta
crescita e si posizionano nella top ten in termini di case
raggiunte, come Ucraina, Romania e Portogallo, rispettivamente
terza, quinta e sesto.

Come tasso di penetrazione, i Paesi scandinavi (39% in Svezia, 62%
in Norvegia) sono ancora leader in Europa, mentre Idate fa notare
la bassa penetrazione di altri Paesi come Italia e Francia,
rispettivamente al 13,5% e 10%, pur se in Italia sono raggiunte due
milioni e mezzo di case, due milioni da Fastweb e mezzo milione da
Telecom Italia.

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