“Il Parlamento rileva che Internet dà pieno significato alla
definizione di libertà di espressione sancita dalla Carta dei
diritti fondamentali dell'Unione europea e può rappresentare
una straordinaria opportunità per rafforzare la cittadinanza
attiva”. È il nocciolo della relazione dell’europarlamentare
Stavros Lambrindis (Pse, El) approvata oggi dall’Europarlamento
con 481 voti favorevoli e 25 contrari. Il documento osserva, però,
che la libertà di espressione e la privacy su Internet possono
essere esposte “a intrusioni e limitazioni da parte di soggetti
privati e pubblici” e che il Web può anche essere utilizzato per
incitare al terrorismo e commettere cybercrimini. In questo senso
gli Stati “dovrebbero intercettare e controllare i dati nel
rigoroso rispetto della legge e limitare i casi in cui una società
di Internet può divulgare dati alle autorità. Al contempo,
occorre tutelare i bambini e le proprietà intellettuali, ed
elaborare una strategia globale contro i furti
d'identità".
Per quanto riguarda la censura invece, l’assemblea chiede al
Consiglio di condannare la censura imposta dai governi al contenuto
che può essere ricercato su Internet “soprattutto quando tali
restrizioni possono avere un effetto dissuasivo sul discorso
politico. Inoltre si deve assicurare che nessuna legge o prassi
possa limitare o criminalizzare il diritto dei giornalisti e dei
media di raccogliere e distribuire informazioni a scopo di
cronaca”.