Si sfaldano i vertici di Eutelia. La società ha comunicato le
dimissioni dei consiglieri di amministrazione Raimondo Landi ed
Isacco Landi.
“I consiglieri dimissionari hanno ritenuto opportuno assumere
tale decisione alla luce della delicata fase che la società sta
attraversando, al fine di garantire alla Società stessa e al suo
management massima serenità decisionale, particolarmente
importante nella situazione contingente, anche per favorire
l’ingresso di nuove qualificate professionalità nell’organo
amministrativo in grado di creare i migliori presupposti per il
rilancio dell’attività sociale”, precisa una nota – . La
società ringrazia i consiglieri dimissionari per il loro prezioso
contributo e precisa che il consigliere Raimondo Landi era altresì
membro del Comitato per il controllo interno e la corporate
governance, del Comitato per le nomine e del Comitato per la
remunerazione”.
I comitati saranno dunque composti dal consigliere Giuseppe
Maranghi (presidente) e dal consigliere Andrea Grifagni, entrambi
amministratori indipendenti. Raimondo Landi detiene 895.727 azioni
di Eutelia mentre Isacco 973.390. La palla passa ora al Cda che,
convocato domani 6, prenderà in esame le dimissioni
E' di stamattina la notizia, riportata dal Sole 24Ore, sul pool
di investitori che sta ndostudia la possibilità di subentrare
nell'azionariato alla famiglia Landi. Sarà Gilberto
Gabrielli, fondatore della Tolo Financial Advisors, a tentare di
salvare il gruppo Eutelia dal crack. All’orizzonte, scrive il
Sole 24 Ore, c’è un pool di investitori che In questo caso gli
attuali proprietari venderebbero le partecipazioni abbandonando le
cariche nel cda. La rete in fibra ottica, detenuta dalla società,
potrebbe essere la parte più attraente per i possibili
acquirenti.
Secondo Gabrielli che lavora al dossier da due mesi
“l’obiettivo immediato è di trovare al più presto un manger
temporaneo in grado di traghettare il gruppo, ma ho già fatto
arrivare al Cda una manifestazione d’intersse”.
La società resta sotto pressione in vista dell'udienza del
Tribunale di Arezzo del prossimo 26 maggio, che dovrà esprimersi
sulla richiesta di dichiarare lo stato di insolvenza presentata
dalla Procura della città toscana. Lo stesso Pm di Arezzo sta
indagando su triangolazioni fraudolente di fatture che avrebbero
coinvolto la società con l'obiettivo di depauperarla.
Proprio le fatture sono finite ieri al centro della bufera. Di
conseguenza i titoli, su richiesta della Consob, sono stati sospesi
in Borsa per tutto il giorno.
La Fiom sta valutando di promuovere la costituzione di parte civile
degli ex dipendenti Eutelia nel processo che ad Arezzo vede
imputati i vertici dell'azienda. I reati contestati, scrive il
sindacato, sono "appropriazioni indebite ed emissioni di
fatture e altri documenti per operazioni inesistenti, reato
associativo finalizzato a commettere più delitti di falso in
comunicazioni sociali, omesso versamento delle imposte sui redditi
e dell'Iva".
“L'iniziativa – spiega la Fiom – è finalizzata da un lato a
ottenere il risarcimento dei danni subiti dai lavoratori e
dall'altro ad affermare che il principio per il quale
l'iniziativa economica privata, qualora sia svolta in contrasto
con l'utilità sociale e pregiudichi la dignità dei
lavoratori, deve essere sanzionata”.
Secondo la Fiom la richiesta di insolvenza avanzata dal Pm
“dimostra che la cessione del ramo IT è parte di un unico
disegno che parte da molto lontano”.