Il nuovo capitolo della vicenda Eutelia si chiama sequestro
conservativo: la Direzione regionale delle Entrate della Toscana,
dopo l'ok della Commissione tributaria provinciale di Firenze,
ha notificato alla telecom aretina il provvedimento di sequestro
d’azienda. Lo afferma una nota di Eutelia stessa, nella quale si
precisa che come custode è stato nominato il presidente Leonardo
Pizzichi, anche allo scopo di garantire la normale prosecuzione
delle attività aziendali.
Eutelia, conclude il comunicato, conferma l'impegno nelle
trattative con l'Agenzia delle Entrate per la “definizione
bonaria delle pendenze” e garantisce che comunicherà
“tempestivamente al mercato i successivi sviluppi della
vicenda''.
Il gruppo Eutelia è nato ad Arezzo nel 1998 come Internet service
provider, ma già nel 1999 si è trasformato in operatore di
telecomunicazioni. Ha una rete nazionale di circa 13.000 Km più
una internazionale che raggiunge le principali capitali europee; è
quotata alla Borsa Italiana dal 2005 e si posiziona fra i primi 4
operatori Tlc alternativi per fatturato ed estensione della rete
proprietaria.
Nel 2007, con l’acquisizione di C3 e Alpha Telecom, dal Gruppo
Tele2, Eutelia è diventata leader di mercato nella distribuzione
di servizi telefonici prepagati in 11 Paesi europei e, nello stesso
anno, ha avviato il progetto per il lancio di Mobyland, nuovo
operatore mobile in Polonia.
Nel 2009, però, viene avviato un piano strategico di
rifocalizzazione del core business sul mercato Tlc, con graduale
riorganizzazione dell’offerta complessiva e di tutti i servizi,
la cessione del comparto It e la vendita dell’operatore mobile in
Polonia.
Nei giorni scorsi, il Consiglio di amministrazione di Eutelia ha
approvato il bilancio di gestione relativo ai primi tre mesi del
2010. Il valore della produzione ammonta a 45 milioni di euro,
contro 77,5 milioni del primo trimestre 2009. Le perdite risultano
ridotte: il margine operativo lordo (Ebitda) è di 5,1 milioni
contro -8,7 milioni del primo trimestre 2009, il risultato
operativo (Ebit) è di -3,6 milioni di euro rispetto a -18,2
milioni del primo trimestre 2009; il risultato netto è di circa
-4,6 milioni, rispetto a -19,6 milioni del primo trimestre 2009.
Ma è critica la posizione finanziaria netta, pari a -51,8 milioni
di euro, rispetto a -45,6 milioni al 31 dicembre 2009.
In più qualche giorno fa il tribunale di Milano ha dichiarato il
fallimento di Libeccio, la holding che attraverso Agile aveva
rilevato le attività ex Eutelia. Libeccio è una sorta di
“scatola madre” cui fanno capo oltre 8.200 dipendenti e un
consorzio di 16 aziende, tra cui Phonemedia e Videoline 2. Tra le
controllate c’è anche Omega, la società romana nella quale sono
confluite alcune attività di information technology e i call
center di Eutelia (tramite, appunto, la società Agile). I
lavoratori di Agile sono circa duemila in tutta Italia e da tempo
manifestano con sit in e altre forme di protesta per la loro
situazione: da oltre sei mesi non percepiscono gli stipendi.