Le frequenze ex Ipse sono state assegnate a Telecom, Vodafone
Italia e Wind. La gara per le frequenze, lasciate libere
dall'operatore Umts che non ha mai avviato il servizio, si è
conclusa ieri al Ministero delle Comunicazioni con l'apertura
delle buste contenenti le offerte per i tre lotti da 5 MHz messi in
palio.
Sono stati aggiudicati a ciascuna delle tre società offerenti –
Vodafone, Telecom e Wind – un blocco di frequenze nella banda tra
1920 e 1935 MHz e 2110 e 2125 MHz ciascuno con ampiezza lorda 2×5
MHz accoppiati disponibili su base nazionale, con
l'assegnazione immediata dei diritti d'uso.
Vodafone ha offerto per un blocco di frequenza in banda 2100 Mhz
90,21 milioni di euro, Telecom per un blocco di frequenza in banda
2100 Mhz ne ha offerti 88,782 milioni, mentre Wind si è
aggiudicato un blocco di frequenza in banda 2100 Mhz per 88,781
milioni, l'offerta minima.
L'importo totale che entrerà nelle casse dello Stato sarà
quindi pari a 267,773 milioni con un incremento rispetto alla
importo minimo previsto come base d'asta iniziale e complessivo
per i tre blocchi di frequenze messi a gara di 1,429 milioni.