Expo 2015, va in scena l’Lte broadcast per il concerto di Max Gazzè

Frutto della collaborazione tra Tim ed Ericsson con il supporto di Samsung e Qualcomm, il servizio è stato messo alla prova per trasmettere all’interno della smart city di Rho un’esibizione live del cantautore. La commercializzazione prevista per il 2016

Pubblicato il 20 Ott 2015

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Expo 2015 si conferma terra consacrata all’innovazione. Ieri sera nel laboratorio a cielo aperto della smart city di Rho è stata utilizzata per la prima volta in Italia su un’area così estesa la tecnologia LTE Broadcast, grazie alla quale le reti 4G sono in grado di trasmettere segnali video ad alta definizione occupando una porzione minima di banda. Questo perché, come dice la parola stessa, i contenuti digitali sono distribuiti tramite una connessione simultanea uno-a-molti, proprio come succede nel broadcasting tradizionale. L’LTE Broadcast è la soluzione candidata a diventare lo standard di riferimento non solo per il traffico dati multimediali su mobile, ma – proprio per la sua estrema efficienza – anche per le trasmissioni televisive a 4K su schermi domestici. Senza contare che i video possono essere arricchiti da funzionalità e applicazioni che ne espandono le potenzialità commerciali. Ma in futuro si potranno persino mettere a punto meccanismi di update e upgrade di software e applicazioni sfruttando la stessa logica e alleggerendo notevolmente le infrastrutture di rete quando a effettuare il download sono migliaia di utenti simultaneamente.

La prova sul campo effettuata ieri sera è stata approntata intorno a un’esibizione live che il cantautore Max Gazzè (a proposito: performance adrenalinica!) ha tenuto all’auditorium Samsung Tim, all’interno di Expo, e ha dimostrato il modo in cui diversi canali video in alta definizione possono raggiungere un numero elevato di terminali senza affliggere la qualità dell’immagine o rallentare lo streaming.

Il successo dell’esperimento targato Tim ed Ericsson, in collaborazione con Samsung e Qualcomm che, fornendo ciascuna le soluzioni più avanzate nei rispettivi ambiti di competenza, sono riuscite a dare vita a un servizio obiettivamente impeccabile, la cui commercializzazione in Italia dovrebbe cominciare l’anno prossimo: i dispositivi mobile Samsung equipaggiati con i chipset Snapdragon di Qualcomm ricevono i contenuti offerti da Tim attraverso il network Lte realizzato in collaborazione con Ericsson. “Una convergenza che ben rappresenta lo spirito con cui è stata realizzata la prima Esposizione universale digitale”, ha commentato Guido Arnone, responsabile tecnologico di Expo 2015, durante la conferenza stampa che ha preceduto il concerto.

Andrea Costa, responsabile Progetto Expo 2015 di Telecom Italia ha rilanciato: “La smart city si è dimostrata ideale per sperimentare soluzioni innovative, ma anche per tentare nuove ed efficaci forme di collaborazione tra le aziende tecnologiche. La dimostrazione che il modello ha funzionato è nei numeri: in cinque mesi a Expo sono stati scambiati 10 terabyte di dati via mobile, e per il 72% attraverso il 4G. Ciò significa anche che le infrastrutture ad alte prestazioni stimolano gli utenti a utilizzarle”.

“Questa sperimentazione live sull’LTE Broadcast con un ecosistema di partner di eccellenza dimostra come Tim continui a perseguire la strada dell’innovazione per supportare la crescita di nuovi mercati fondamentali per le Telco, come quello del video in mobilità ad alta definizione”, dichiara Mario Di Mauro, Responsabile Strategy & Innovation di Telecom Italia. “Il presidio dell’evoluzione dei digital service è un’attività imprescindibile per un’azienda che vuole essere abilitatore tecnologico e service provider nella distribuzione di contenuti e servizi multimediali. La tecnologia LTE Broadcast sulle reti mobili di ultima generazione rappresenta l’opportunità di offrire al cliente finale una qualità molto elevata del servizio e con una user experience semplice ed avvincente”.

E per Alessandro Francolini, Vice President Sales Director di Ericsson Italia, con l’Lte Broadcast si è aggregato lo stato dell’arte della tecnologia attualmente disponibile per fornire servizi a valore aggiunto capaci di soddisfare la fame di dati dimostrata dagli utenti. “Siamo pronti verificarli pure in situazioni di alto carico”, ha aggiunto, precisando che grazie all’LTE Broadcast sarà anche possibile avviare attività di emergency notification e digital signage. “Sebbene i modelli di business siano ancora in via di maturazione, gli standard sono già consolidati e noi come Ericsson ci fregiamo del primato della demo effettuata nel 2012 al Mobile World Congress di Barcellona”.

Antonio Bosio, direttore Product & Solution di Samsung Electronics Italia, ha spiegato che il progetto nato in seno all’Expo ben rappresenta l’impegno profuso dalla sua azienda rispetto al tema dell’Internet of things, che presuppone secondo il colosso sudcoreano la scelta di mettere le persone e la loro esperienza d’uso al centro di ogni proposizione.

Infine Fabio Iaione, country manager di Qualcomm nella Penisola, ha confermato che l’arrivo dell’Lte Broadcast sul mercato di massa è imminente: “Il processore Snapdragon 805 non solo abilita la soluzione sui device, ma integra anche il middleware sviluppando una interfaccia utente altamente performante. La possibilità di raggiungere una vasta platea sarà garantita attraverso la disponibilità della tecnologia anche su chipset entry level (montati su smartphone di prezzo inferiore ai cento euro, ndr), e rappresenterà anche su altre piattaforme l’opportunità per convergere con i broadcaster tradizionali rispetto all’evoluzione della distribuzione dei contenuti video: i nostri dati ci dicono che l’Lte Broadcast può essere due volte più efficiente degli standard attualmente utilizzati per il digitale terrestre”.

Non a caso, sarà sviluppato insieme a Rai il prossimo momento dimostrativo della tecnologia LTE Broadcast, e dovrebbe avere luogo in occasione della cerimonia di chiusura dell’Esposizione universale.

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