Con il previsto annuncio di un proprio “telefono” (giovedì prossimo), Facebook si prepara a trasformarsi da social network in una vera azienda delle telecomunicazioni, forte di un vantaggio competitivo gigantesco: una base utenti di un miliardo di persone. Al momento le entrate della pubblicità non sono commisurate a un’audience così estesa, ma Facebook potrebbe far fluire i soldi dai servizi voce, sms e dati. Queste le tematiche affrontate nell’ultimo report di Strand Consult, “The good, the bad and the ugly side of Facebook” (Il bello, il brutto e il cattivo, ogni lato di Facebook), che analizza la minaccia rappresentata da Facebook per i carrier e le ripercussioni sull’industria mobile a livello strategico, operativo e finanziario.
“Non ci sorprende che i media stiano dando grande spazio all’annuncio di Facebook riguardo al suo telefono con Android, ma soffermarsi su Android e Htc vuol dire accontentarsi di una visione limitata”, affermano i ricercatori. Non è infatti importante che il nuovo prodotto di Facebook sia un sistema che gira su Android e sui cellulari di Htc, perché se il nuovo concept funzionerà, diventerà lo standard per tutti i telefoni e i sistemi operativi. “Il nuovo software di Facebook sarà come il rivestimento esterno del sistema operativo dello smartphone. Non ci sarà alcun bisogno di scaricare l’app di Facebook sul telefono per usare il social network: tutti i contatti Facebook saranno resi disponibili all’istante sullo smartphone”, indicano gli analisti. “Questo non solo rende Facebook un Ott che degrada l’operatore mobile in dumb pipe, ma permette al sito di Mark Zuckerberg di svalutare gli smartphone in dumb terminals”. Se infatti tutto ciò che l’utente desidera è Facebook, sarà ben difficile per operatori e costruttori di telefonini differenziarsi con i servizi o l’hardware.
L’annuncio di Facebook è un momento importante anche per gli investitori, perché dimostra che la vera fonte di guadagno per la piattaforma social non è la pubblicità, e non sono nemmeno i sistemi operativi o l’hardware, bensì gli utenti stessi, che Facebook può “monetizzare” grazie all’offerta di strumenti di comunicazione: sms, voce e servizi abilitati dai dati.
“Facebook non è un social network; è una communication company”, indica Strand Consult. “È il posto dove le persone contattano amici e familiari, mandano messaggi e pubblicano foto e video. Se Facebook riesce a monetizzare queste attività, diventerà un’azienda più grande e più ricca di qualunque operatore telecom”. “Da tempo abbiamo smesso di definire Facebook un social network, perché rappresenta un serio concorrente e una minaccia per le entrate degli operatori di telecomunicazioni”, aggiunge Strand Consult.
I servizi Over the top di Facebook hanno già avuto un impatto negativo sulle aziende telecom. Il suo servizio di messaggistica istantanea minaccia le entrate degli sms, mentre le funzionalità Voip che Facebook sta abbracciando renderanno meno necessaria l’intermediazione della compagnia telefonica per le chiamate. La sim card Facebook sarà il prossimo passo. “Non ci viene in mente nessun operatore che non vorrebbe Facebook come cliente Mnvo”, afferma Strand Consult. “Un Mvno Facebook accrescerebbe fatturato e utili della società di Mark Zuckerberg e sarebbe un elemento di radicale cambiamento nell’industria mobile, anche se resta da capire se Facebook è disposto a considerare altre fonti di guadagno oltre la pubblicità e quale operatore riuscirà a vincere sugli altri aggiudicandosi l’ambito contratto Mvno con Facebook”.