Facebook sta sviluppando delle applicazioni mobili che per la prima
volta porteranno giochi e altre apps direttamente sugli smartphone,
Apple o Android. Una mossa che creerà non pochi attriti con Apple,
commenta oggi il Financial Times che riporta la notizia, perché il
modello che Facebook sta sviluppando, una specie di incastro a
scatole cinesi (le applicazioni di terzi gireranno dentro un
“contenitore” all’interno dell’applicazione “nativa”
Facebook), finirà per impattare le rigide regole Apple per chi
scrive software destinati a iPhone e iPad.
Gli screenshot di questa nuova “social mobile web app” sono
stati pubblicati per la prima volta dal sito TechCrunch ieri, dopo
essere trapelati sul sito di Facebook. Secondo TechCrunch, il
lancio arriverebbe la prossima settimana, ma i tempi sono incerti
perché tutto dipende dalle trattative con Apple.
I giochi come Cityville di Zynga e The Sims Social di Ea sono tra
le applicazioni di terzi più popolari su Facebook, con decine di
milioni di persone che le usano ogni giorno. Ma la loro assenza
dalle apps mobili di Facebook diminuisce l’appeal del social
network per i nuovi utenti sui mercati dei Paesi in via di
sviluppo, che usano per connettersi principalmente il cellulare.
Alcuni executive di Facebook pensano che entro due anni la maggior
parte degli iscritti saranno utenti mobili.
La nuova piattaforma mobile di Facebook permetterà agli
sviluppatori di giochi e altre apps di usare l’Html5, evoluzione
del linguaggio in cui sono scritti i siti Internet, per replicare
le apps su diverse piattaforme e evitare i lunghi processi di
approvazione di Apple quando si fanno cambiamenti nel software. Nel
social gaming, gli aggiornamenti vengono introdotti diverse volte a
settimana – cosa impossibile con le rigide regole di Apple.
Facebook sta anche considerando se permettere l’utilizzo della
sua moneta virtuale, i Credits, per l’acquisto di oggetti
all’interno dei giochi. Apple vieta gli acquisti in-app che non
siano effettuati tramite il proprio sistema di pagamento e
trattiene il 30% di tutte le transazioni attraverso il suo App
Store.
La app di Facebook è la più popolare nella storia dell’iPhone,
nota il Financial Times, e questo potrebbe convincere Apple a fare
una deroga nel caso del social network, ma ciò aprirebbe la strada
a non poche critiche da parte degli altri sviluppatori che usano
l’App Store e devono sottostare ai rigidi dettami della Mela.