Il quadro è sempre più definito. Al mosaico dei partner tecnologici che aiuteranno l’organizzazione di Expo 2015 a rendere l’evento smart sotto ogni profilo si è aggiunto da poco un nuovo tassello: Eutelsat avrà il compito di fornire la tecnologia per le trasmissioni satellitari della manifestazione. Il primo appuntamento è a novembre 2014, quando partirà un canale-vetrina su cui andranno in onda approfondimenti sulla kermesse, notiziari e servizi dedicati ai 142 paesi partecipanti. Eutelsat non è nuova alla gestione di grandi eventi su scala mondiale: da Torino 2006 agli ultimi Giochi invernali di Sochi, fino al prossimo Campionato mondiale di calcio in Brasile, la multinazionale francese si è fatta un discreto curriculum da partner tecnico. Ma rispetto all’Expo, l’impegno di Eutelsat riguarderà anche la trasmissione dati e l’interattività dei contenuti digitali. Ecco il punto di vista di Renato Farina, ad Eutelsat Italia.
Perché Expo 2015 ha affidato a Eutelsat le trasmissioni satellitari?
L’organizzazione ha sentito il bisogno di utilizzare ogni tecnologia disponibile per dare massima rilevanza all’evento. Noi ci siamo proposti di supportarlo fornendo le comunicazioni satellitari in senso bidirezionale, dall’Expo verso i 142 paesi partecipanti e da quelle nazioni verso l’Expo. Ovviamente lavoreremo a stretto contatto con Telecom Italia che si occuperà della cablatura terrestre.
Cosa avete messo sul piatto?
Innanzitutto la nostra flotta: con 34 satelliti, siamo il terzo operatore mondiale. Ma credo ci abbia favorito anche il nostro approccio all’innovazione. Siamo stati noi ad aver digitalizzato per primi le piattaforme Tv. E pur guardando al futuro, dove ci aspetta la diffusione dell’ultra Hd, noi continuiamo a puntare sulla flessibilità di una gamma di servizi forniti in base alle esigenze dei clienti.
Per esempio?
Possiamo trasmettere dati sfruttando la banda Ka a costi bassi, l’ideale per chi produce news e servizi giornalistici, così come riusciamo a offrire la massima qualità nella fruizione di una partita di calcio, per esempio, attraverso la banda Ku. In altre parole siamo in grado di garantire dirette di qualità oltre a comunicazioni in webcam, videoconferenze e trasmissione di dati. Consentiremo perciò a tutti i paesi partecipanti di mostrare alcuni eventi peculiari che si svolgono in patria, mentre i loro cittadini vivranno in diretta le esperienze dei 20 milioni di visitatori attesi all’Expo. L’obiettivo è infatti portare il cyber Expo agli utenti italiani e stranieri che non verranno fisicamente a Milano. Ci saranno naturalmente servizi interattivi a supporto delle immagini per dare la possibilità a chi è lontano di fruire del video non solo passivamente. L’investimento iniziale è di 6 milioni di euro, ma resta ancora aperta la negoziazione con i paesi partecipanti che richiederanno i nostri servizi.
Quali sono le novità rispetto alla copertura garantita a Torino 2006?
I Giochi del 2006 sono stati importantissimi per noi: abbiamo ricoperto un ruolo fondamentale nel far percepire la qualità dei contenuti in Hd, tanto è vero che oggi è uno standard di uso comune. L’Expo è qualcosa di completamente diverso. Non è un momento di spettacolo, ma è prima di tutto un confronto, una discussione lunga sei mesi. Insomma un evento basato su una comunicazione che deve essere bidirezionale. Ma è pure un momento di un passaggio verso una nuova frontiera, verso l’applicazione del concetto di smart city a un caso reale, e quello che viene realizzato a Milano potrà essere replicato nella vita quotidiana di milioni di individui. Anche il satellite ci sta aiutando in questo. Naturalmente il satellite non è “la” tecnologia, ma è una delle tecnologie che in quest’ottica sono complementari, e non in concorrenza.
Come immagina il ruolo del satellite in questo futuro?
Il contributo tecnologico non sarà solo rispetto alla fruizione della Tv: grazie alla connettività offerta dal satellite, scuole, aziende e comunità potranno superare il gap digitale imposto da una posizione geografica difficile. Attraverso il satellite, la connettività è disponibile in 24 ore con costi e prestazioni (20 Mb in download, 6 Mb in upload) comparabili al collegamento terrestre. Significa lasciare le realtà produttive là dove sono, senza trasferimenti o delocalizzazioni, dando la chance di competere alla pari anche sul fronte dell’informazione e di Internet. L’Expo è un momento di condivisione di tutte queste esperienze, e e noi lo cavalcheremo per divulgare ciascuna delle potenzialità insite nell’uso della tecnologia satellitare.