Fastweb, 100 Mb in sette città. “Ma serve rete nazionale”

Dal 6 settembre due milioni fra famiglie e imprese potranno connettersi al network in banda larghissima. Schloter: “La nostra rete può prestarsi a un progetto nazionale più grande ma serve cooperazione su tutto il territorio”

Pubblicato il 02 Set 2010

Un'offerta a 100 Mb in sette città. Questa la novità che
Fastweb battezzerà il prossimo 6 settembre a Milano, Torino,
Genova, Bologna, Roma, Napoli e Bari. Lo ha annunciato in
un'intervista al Sole 24Ore il numero uno dell'azienda
Carsten Schloter. La nuova offerta ultrabroadband sarà disponibile
per due milioni fra famiglie e imprese – già raggiunti dalla fibra
ottica.

In dettaglio il piano Fibra 100 permetterà ai clienti di avere a
disposizione una banda fino a 100 Mbps in download e fino a 10 Mbps
in upload. Per quanto riguarda i clienti residenziali, Fibra 100
verrà venduta come opzione aggiuntiva ai piani Internet in
abbonamento. Il costo una tantum per l’attivazione del servizio
è di 100 euro. Il costo mensile è di 15 euro (attualmente in
promozione a 10 euro) e include il servizio “We care gold”, con
accesso al Contact Center Premium che permette il contatto diretto
con l’operatore.

Per negozi, artigiani e professionisti, l’offerta Fibra 100 si
aggiunge ai piani base del portafoglio Soluzione Impresa e permette
l’accesso ai servizi Business Care, un servizio di customer care
professionale che prevede anche il back up della linea in caso di
disservizio.

Per lanciare il nuovo piano l'azienda ha messo sul piatto 80
milioni di euro in due anni. "Abbiamo lavorato sulle
componenti elettroniche del network, i cosiddetti apparati finali,
visto che la fibra in sé, a livello di infrastruttura, è
probabile che rimanga la stessa per i prossimi 50 anni",
puntualizza Schloter. L'azienda ha investito circa 5 miliardi
di euro per realizzare una rete in fibra ottica lunga 31.000
chilometri. La rete è già in grado di sostenere la crescita della
domanda di servizi e il passaggio da 10 a 100 Mega viene realizzato
semplicemente sostituendo l’apparato di accesso, la Cpe (Customer
premises equipment), anche detto Hag (Home access gateway), a casa
del cliente.

L'Ad di Fastweb ricorda inoltre che prima di ferragosto
ulteriori dettagli tecnici sono stati definiti nell'ambito del
progetto di realizzazione del network ultrabroadband insieme con
Vodafone e Wind. E in particolare si è discusso degli standard da
utilizzare, sottolinea Schloter pur non aggiungendo ulteriori
dettagli. "La nostra offerta a 100 Mb – aggiunge – dimostra
che molto può essere fatto e che anche la nostra rete potrà in
qualche modo prestarsi a un progetto nazionale più grande. Ma per
andare avanti ci deve essere cooperazione su tutto il territorio
nazionale".

Augurandosi che Stefano Parisi possa tornare presto al timone di
Fastweb – "il mio è un interim che non può durare a
lungo", puntualizza Schloter – l'azienda attende ancora di
visionare il fascicolo relativo all'inchiesta sul maxi
riciclaggio. "Non abbiamo ancora avuto modo di visionare la
documentrazione depositata in questi giorni", sottolinea
l'Ad.

Intanto ieri i rumors su un'ipotesi di delisting
dell'azienda da Piazza Affari hanno fatto volare il titolo che
ha registrato un'impennata del 18,32% raggiungendo i 13,30
euro. Ma la prudenza di Swisscom ha fatto retrocedere stamattina Il
titolo del gruppo tlc. "E' un'ipotesi che stiamo
valutando – commenta Schloter – ma nessuna decisione è ancora
stata presa. Il punto è che un delisting (Swisscom sarebbe
intenzionata a ricomprare il 18% delle quote sul mercato)
consumerebbe parte della nostra capacità finanziaria, che è
comunque molto limitata, anche se sono certo che sarebbe un buon
investimento possedere tutto il gruppo invece dell'attuale 82%.
Ecco perché è importante ponderare l'opzione di acquisto
delle minoranze rispetto ad altre alternative".

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