La priorità è portare l’ultrabroadband al numero maggiore possibile di utenti, sfruttando l’infrastruttura proprietaria e a prescindere dalla tecnologia utilizzata. È questo il mantra di Fastweb, che punta a raddoppiare la propria copertura sul territorio italiano facendo leva sulla convergenza tra rete in fibra e 5G. Sarà infatti il 5G, attraverso in particolare la tecnologia Fixed Wireless Access (Fwa) a fornire il segnale ad alta capacità nell’ultimo miglio, e in particolare lungo quei 250 metri che in media separano un’abitazione privata da un cabinet collegato alla fibra ottica.
L’accordo con Open Fiber: si parte da 80 città
“Oggi riusciamo a gestire il 60% della popolazione italiana con la nostra infrastruttura, in futuro, entro il 2024, arriveremo al 60%: il wholesale sarà sempre più residuale all’interno della nostra strategia”, ha detto Alberto Calcagno, Ceo di Fastweb parlando stamattina a Milano in occasione della conferenza stampa dedicata al nuovo piano di investimenti della società, tre miliardi di euro puntati soprattutto sullo sviluppo delle soluzioni basate sul 5G. Attualmente, le connessioni fornite attraverso le reti di altri soggetti – nello specifico di Open Fiber e Tim – passano in modo preponderante dalle infrastrutture di quest’ultimo. Proprio stamani è stato siglato con Open Fiber un accordo destinato a riequilibrare i rapporti di forza tra i tre operatori: Fastweb potrà utilizzare le connessioni Ftth realizzate da Open Fiber nelle aree non coperte da infrastrutture proprietarie. In particolare si parte da 80 città ma il progetto è ben più ampio e riguarderà anche le aree bianche. Open Fiber a sua volta potrà acquistare da Fastweb – sempre in modalità wholesale – l’utilizzo di infrastrutture in fibra funzionali alla realizzazione della propria rete.
5G, la nuova strategia basata sul Fwa
Ma il tema del giorno è stato, come detto, il 5G. “Per noi il 5G diventa sempre più importante. È una tecnologia mobile, ma rappresenta anche un primo step per rivoluzionare la nostra strategia nell’ambito della commercializzazione dell’ultrabroadband”, ha ribadito Calcagno. “Le antenne radio che faranno da ponte tra la stazione e le abitazioni dei clienti utilizzeranno le frequenze millimetriche a 26 Ghz che abbiamo comprato nell’ultima asta. Forniscono prestazioni assimilabili a quelle della fibra classica, e anche a distanze di 500 metri riescono a garantire una media di un gigabyte in download con punte di 4 Gb. Questo approccio cambia il paradigma dell’accesso alla rete, offrendo all’utente un’esperienza in tutto e per tutto simile a quella delle connessioni tradizionali, ma caratterizzandosi per tempi e costi di deployment sensibilmente inferiori a quelli del Ftth”. Per accedere al servizio, gli utenti dovranno utilizzare tra modem e antenne dell’hardware specifico, che Fastweb acquisterà da Samsung, Ericsson e Huawei, mentre con Qualcomm c’è un accordo per svilupparne un router ad hoc.
Calcagno ha spiegato che un progetto pilota partirà nelle prossime settimane a Bolzano, precisando però che non si tratterà di una sperimentazione nel vero senso della parola: “Il Fwa viene già utilizzato in servizi commerciali attivi in Usa e in Sud Corea. Verizon l’ha lanciato in quattro città a ottobre 2018 ed è pronta a estendere l’offerta su altri 26 centri urbani, con performance che vanno dai 300 megabyte al secondo al giga al secondo. At&T ha fatto lo stesso, a dicembre, coprendo 12 città”.
Ricavi e margini in crescita anche nel primo trimestre 2019
Alla conferenza c’è stato spazio anche per sottolineare gli ultimi risultati economici, freschi di pubblicazione: ricavi a 514 milioni di euro pari ad una crescita del 4,5%. Ebitda (inclusivo dei costi di leasing) a 151 milioni di euro alias +5%. Clienti a quota 2,575 milioni, +4%. E si vola al +32% se si analizza solo la porzione dei clienti ultrabroadband, a quota 1,482 milioni. E cresce consistentemente anche il mobile: 1.517mila le Sim attive al 31 marzo, in aumento del 28%. Soddisfacenti anche le performance della Business Unit Enterprise con un ordinato in crescita del 2%. Questi i numeri del primo trimestre 2019 di Fastweb, il 23esimo consecutivo in crescita per numero di clienti ed Ebitda. “Anche in questo trimestre”, evidenzia la società nella nota divulgata in giornata, “il mercato ha premiato la strategia basata sulla continua innovazione e la scelta di optare per offerte semplici, trasparenti e senza costi nascosti”.
Fastweb “mantiene anche nel primo trimestre 2019 il proprio primato per gli investimenti infrastrutturali che si attestano a 143 milioni di euro – pari al 28% dei ricavi, una percentuale unica nel panorama italiano ed europeo – e il ruolo di innovatore nel paese, con l’obiettivo di fare leva sui propri asset – la fibra, il portafoglio di frequenze, la rete Fwa – per sviluppare rapidamente la rete 5G e posizionarsi come il primo operatore convergente nel paese”. Sul fronte business la quota di mercato di Fastweb nel segmento dei grandi clienti pubblici e privati ha superato il 31% in termini di ricavi: “Fastweb è stabilmente il primo operatore alternativo nel mercato della fornitura di connettività per clienti business”, si legge ancora nella nota.