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Fastweb esce da Fibercop: Kkr rileva la quota del 4,5% per 438,7 milioni



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Il closing entro settembre nell’ambito dell’operazione Netco, nessun impatto sugli accordi wholesale. La telco continuerà a investire per espandere la propria rete in fibra end-to-end e vuole restare fornitore di punta dei servizi all’ingrosso

Pubblicato il 5 giu 2024

Federica Meta

Giornalista



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Fastweb esce da FiberCop. La società controllata da Swisscom in Italia, ha raggiunto un accordo con Optics Bidco, società controllata di Kkr, per la vendita della sua quota in FiberCop. Kkr acquisirà tutte le azioni detenute da Fastweb in FiberCop, pari a una quota del 4,5%, per un corrispettivo in cash di 438,7 milioni di euro: si tratta di un valore in linea con il prezzo pro rata pagato da Kkr a Tim per la sua quota. La transazione rimane soggetta al completamento della transazione relativa a NetCo condotta da Kkr il cui closing è atteso entro settembre.

La transazione non ha alcun effetto sull’accordo wholesale in essere tra Fastweb e FiberCop e rimane soggetta al completamento della transazione relativa a NetCo condotta da Kkri il cui closing è atteso nel terzo trimestre 2024.

“Fastweb rimane fortemente impegnata nella sua missione di guidare l’innovazione e lo sviluppo della connettività nel Paese attraverso investimenti in infrastrutture chiave di telecomunicazione – spiega una nota dell’azienda – Fastweb continuerà quindi a effettuare importanti investimenti per aumentare la copertura della propria rete in fibra proprietaria e controllata end-to-end e continuerà a essere un fornitore chiave di servizi all’ingrosso a terzi, garantendo la disponibilità di offerte solide e competitive sul mercato.

Il commento di Intermonte

Secondo Intermonte l’operazione è una sorpresa positiva. “La valutazione è pro quota in linea con quella complessivamente riconosciuta da Kkr a Tim per l’acquisizione di NetCo – spiegano gli analisti – Riteniamo che questa mossa possa rafforzare il posizionamento di NetCo come operatore wholesale-only, senza più collegamenti azionari con operatore telefonici, e favorire una concorrenza ad armi pari tra gli operatori retail (a beneficio quindi anche della ServCo di Tim)”.

“La vendita elimina infatti l’ultimo elemento di concentrazione verticale tra NetCo (come fornitore di rete) e Fastweb (come reseller), ma anche di concentrazione orizzontale tra NetCo e Fastweb, entrambi operatori di rete e concorrenti nel mercato wholesale – sottolineano ancora – Non escludiamo che Swisscom abbia preferito monetizzare la quota e incassare proventi, in vista dell’esborso da Eu8bn per l’acquisizione di Vodafone Italia (closing deal previsto entro il 1Q25)”.

Il via libera alla fusione Vodafone-Fastweb

Intanto a fine maggio il governo ha dato il via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, che nel nostro Paese controlla Fastweb, acquisita nel 2007. L’approvazione è arrivata senza obiezioni, come ha fatto sapere la stessa Swisscom: “In seguito all’annuncio dell’acquisizione di Vodafone Italia diffuso il 15 marzo 2024, Swisscom informa che la Presidenza del Consiglio dei ministri italiana ha approvato l’acquisizione senza riserve, nell’esercizio del golden power”.

Secondo l’intesa raggiunta nei mesi scorsi Swisscom acquisterà il 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro, con l’obiettivo di integrarla con la controllata italiana Fastweb.

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