I RUMORS

Fastweb, finisce l’era Calcagno?

Secondo indiscrezioni il manager, alla guida della telco da 10 anni, lascerà il timone a fine 2023. Già scattato il totonomine per la successione: in pole i manager Di Genova, Mastropaolo e Renna. Ma si potrebbe optare anche per una figura esterna e spunta il nome dell’Ad di Microsoft Silvia Candiani

Pubblicato il 10 Mar 2023

AlbertoCalcagno

Alberto Calcagno dopo 10 anni alla guida di Fastweb dovrebbe lasciare l’azienda entro fine anno. È quanto emerge da indiscrezioni di stampa. La casa madre Swisscom contattata da CorCom si limita a rispondere che “non commentiamo rumors”, ma spuntano ulteriori dettagli a conferma della notizia. Affidata a Egon Zehnder la ricerca del successore e addirittura si sarebbe già vicini alla finalizzazione.

I papabili successori

Sempre stando a indiscrezioni ci sarebbero due ipotesi sul tavolo: affidare l’incarico di amministratore delegato a una delle prime linee oppure optare per una soluzione esterna. Nel primo caso circolano i nomi di Augusto di Genova (Chief entreprise officer), Luca Mastropaolo (Chief consumer e small business officer) e Walter Renna (Chief product officer. Riguardo alla scelta di un manager esterno all’azienda i riflettori al momento sono puntati sull’Ad di Microsoft Italia, Silvia Candiani.

L’ipotesi consolidamento

La crisi delle Tlc in Italia apre al capitolo consolidamento soprattutto sul fronte mobile: 5 gli operatori in campo fra cui Fastweb, che si è andata ad aggiungere a Tim, WindTre, Vodafone e Iliad. Si comincia a ragionare sugli ipotetici scenari: stando a indiscrezioni Iliad punterebbe su Tim a seguito della societarizzazione portata avanti nell’ambito del piano industriale che prevede la costituzione di NetCo e ServCo. In ServCo il business mobile a cui starebbe puntando il quarto operatore dopo che lo scorso anno è fallita l’ipotesi di una scalata su Vodafone. Anche per le altre telco si profilano novità: in particolare potrebbero unire le forze Vodafone e Fastweb. La telco britannica ha già annunciato di voler consolidare le proprie attività in alcuni Paesi europei fra cui l’Italia e intanto ha annunciato un piano di riorganizzazione che prevede il taglio di mille posti di lavoro, circa il 20% del totale.

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