Fastweb, ok all’accordo aziendale. Cgil: premiati i lavoratori-genitori

Il sindacato soddisfatto degli accordi siglati con l’azienda, che prevedono modifiche vantaggiose per il part-time e per i dipendenti con figli

Pubblicato il 24 Mar 2011

Dopo aver proclamato lo sciopero per il 25 marzo e dopo averlo
sospeso a seguito della convocazione da parte di Fastweb per la
ripresa del tavolo negoziale, è stato sottoscritto nella notte del
22 marzo il rinnovo del contratto collettivo aziendale valido per
il triennio 2011-2013. Nei prossimi giorni le lavoratrici e
lavoratori di Fastweb (circa 3mila dipendenti) saranno chiamati ad
esprimersi sul merito dell’intesa raggiunta.

"Siamo contenti dell’accordo sottoscritto, che rappresenta
una buona mediazione e il successo dell’impegno messo da delegati
ed iscritti di Slc-Cgil e degli altri sindacati. Anche per il
contenuto innovativo, che scommette sulla valorizzazione di norme
importanti a favore della maternità e paternità". Così in
una nota Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale di Slc-Cgil.

"L’accordo ha un grande valore sindacale per il merito dei
contenuti e politico in quanto è l’azienda del presidente di
AssTel-Confindustria, il dott. Parisi. A dimostrazione che il buon
senso e un approccio nel merito delle questioni produce accordi e
pace sociale. In particolare, evidenti sono gli aumenti economici
sugli istituti della reperibilità e sugli importi del Premio di
Risultato, rispettivamente del 10% e del 28% (con il Pdr che
passerà dagli attuali 1800 euro a 1950 euro per l’anno 2012,
2100 per il 2012 e 2310 nel 2013) nonché è da evidenziare che un
ulteriore passo è stato fatto sul consolidamento d’orario dei
lavoratori part-time (120 lavoratori a 4 ore passeranno a 6, con il
criterio dell’anzianità di servizio) e sul riconoscimento dei
nuovi livelli inquadramentali previsti dal vigente Ccnl”.

"Soprattutto sono state introdotte significative flessibilità
positive, in coerenza con l’accordo interconfederale del 9 marzo
2011 firmato da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria. Innanzitutto le
lavoratrici ed i lavoratori genitori potranno fruire (fino a 300
lavoratori in contemporanea, pari al 10% dei dipendenti) del
part-time fino al compimento del 3° anno di età del bambino. Il
tutto indipendentemente dalle esigenze organizzative e tecniche
dell’azienda. Sarà l’organizzazione del lavoro ad adattarsi
alle esigenze dei genitori e non viceversa. Un principio molto
importante".

"A far data inoltre dal 1 giugno 2011 verranno inoltre
introdotti i “Permessi a recupero genitore”, 100 ore annue
(fruibili per un massimo di 10 ore al mese) di permesso fino al 5°
anno di età dei propri figli (senza causale quindi), da recuperare
nel trimestre successivo scegliendo in apposite giornate messe a
disposizione dell’azienda (ovviamente godranno di tale permessi,
riproporzionati, anche i lavoratori part-time). Tale istituto vale
anche nei casi di adozione o affidamento pre adottivo, affidamento
temporaneo di minori, per il genitore biologico ma non
affidatario/convivente (in caso di separazione), per il genitore
non biologico o adottivo ma convivente more uxorio con lo stesso.
Nel caso tali permessi interessino entrambi i genitori dipendenti
di Fastweb, i permessi potranno essere fruiti da entrambi (ma non
contemporaneamente)".

"Altre flessibilità positive infine – continua Genovesi –
riguardano il riconoscimento della possibilità di modificare
l’ingresso del proprio turno base; la possibilità di usufruire
dei Rol a multipli di 30 minuti come condizione di miglior favore
rispetto al Ccnl; la possibilità di usufruire del congedo
matrimoniale entro 6 mesi dalle nozze; l’istituzione di una
commissione aziendale per riconoscere i permessi retribuiti per la
formazione (le 150 ore) per l’acquisizione di una delle
qualifiche professionale di cui al repertorio Isfol".

"L’accordo – conclude il sindacalista Cgil – dimostra,
anche con i continui richiami al Ccnl contenuti nell’intesa
aziendale, che è possibile sviluppare una contrattazione di
secondo livello non in sostituzione del contratto nazionale, ma che
anzi ben si integra in esso, senza deroghe e senza scambi
impropri".

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