Fastweb ha chiuso il 2012 con un fatturato di 1.613 milioni rispetto ai 1.605 milioni di dicembre 2011 (+0,5%, al netto dei ricavi da hubbing sui quali l’azienda ha avviato una politica di riduzione programmata). Il margine operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto 500 milioni, dai 450 milioni del 2011 (al netto di partite straordinarie) crescendo dell’11%.
Grazie alla crescita realizzata in particolare nel segmento dei clienti aziendali, dove Fastweb è il secondo operatore italiano con una quota di mercato del 24% e grazie alla razionalizzazione della struttura dei costi attraverso la focalizzazione sulle attività core, l’azienda ha chiuso il 2012 con un cash flow positivo.
La base clienti è cresciuta nel corso dell’anno dell’ 11%, con 172 mila nuovi abbonati, per un totale di 1.767.000 clienti a fine anno. Nell’anno, l’operatore a banda larga ha registrato un numero di nuovi abbonati (net adds) più di due volte superiore a quello conseguito nel 2011, ed è stato l’unico operatore del mercato italiano di banda larga a mostrare una dinamica positiva in tutti i trimestri dell’ultimo anno. La quota di mercato nella clientela residenziale si è così attestata al 13%. A fronte di un mercato degli accessi in banda larga sostanzialmente fermo, è stato premiato il posizionamento di Fastweb come operatore dotato di un’eccellente infrastruttura, capace di offrire collegamenti stabili e ad altissima velocità sulla propria rete.
Nel mese di settembre 2012 Fastweb ha annunciato il piano di espansione della rete in fibra che raggiungerà, entro il 2014, 5,5 milioni di case e aziende, con una copertura nazionale di oltre il 20%. Nel corso del 2012 sono stati avviati i lavori nelle città di Monza, Pisa, Varese, Verona, Livorno, Brescia.