Continuare a estendere la propria rete Ngn anche nel 2015 e nel 2016, per rafforzare la propria posizione sul mercato come operatore infrastrutturato e contribuire “ad ampliare significativamente la dotazione di reti di nuova generazione del Paese”. Così Fastweb prosegue con il proprio progetto di estensione del Next generation network, per arrivare a coprire con i propri servizi a banda ultralarga entro il 2016 il 27% della popolazione, pari a 7,5 milioni di famiglie e imprese in oltre 100 città. “Per quella data – si legge in una nota di Fastweb – circa 5,5 milioni di famiglie e imprese avranno accesso all’infrastruttura Fiber to the Cabinet (Fttc), in aggiunta ai 2,0 milioni coperti dalla rete Fiber to the Home (Ftth)”.
“Con l’annuncio di oggi Fastweb rafforza la propria leadership sul mercato della banda larga in Italia – afferma Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb – e nonostante il perdurare della debolezza congiunturale, conferma il proprio impegno ad arricchire la dotazione infrastrutturale del paese contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea 2020“.
“L’infrastruttura Ngn di Fastweb, già oggi la più estesa rete fissa di nuova generazione realizzata da un operatore alternativo in Europa, darà un ulteriore impulso alla competizione infrastrutturale nel mercato italiano – continua il comunicato – a beneficio dei clienti finali in termini di innovazione, differenziazione e qualità dei servizi”.
L’ ampliamento della rete è motivato dal successo del piano Fttc avviato da Fastweb nel 2013 e attualmente in fase di completamento. Tra gli elementi che hanno determinato l’estensione del piano l’azienda cita “il forte apprezzamento del mercato per i servizi Ultra Broadband di Fastweb che già oggi conta oltre 150mila clienti attivi in Fttc; il raggiungimento del target di copertura in Fttc di 3,5 milioni di clienti potenziali entro fine 2014, grazie all’installazione di oltre 13.000 nuovi armadi di strada; l’erogazione di velocità media ai clienti attivi su rete Fttc superiore a 70 Mbps, a conferma che la tecnologia Vdsl è in grado di offrire ai clienti finali connessioni effettivamente ultraveloci in linea con i migliori parametri internazionali; e l’efficienza negli investimenti necessari alla realizzazione dell’infrastruttura, anche grazie all’accordo di collaborazione siglato nel 2012 tra Fastweb e Telecom Italia per sviluppo delle reti Ngn”.
Secondo i piani di Fastweb, grazie alla riallocazione di alcune voci di investimento, l’estensione della rete non modificherà il profilo di Capex atteso per il 2015 di circa 500 milioni di euro (che risulterà inferiore del 10% rispetto agli investimenti sostenuti nel 2014), confermando dunque il target di generazione di cassa.