Le organizzazioni sindacali di categoria del settore telecomunicazioni, Uilcom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl, hanno proclamato per il giorno 16 marzo uno sciopero per l’intera giornata dei dipendenti di Fastweb a tutela del perimetro occupazionale, in seguito alle dichiarazioni stampa rilasciate dell’amministratore delegato, che ha annunciato progetti di esternalizzazione e riduzione di personale a cui i sindacati e i lavoratori si oppongono fermamente.
"Abbiamo aperto la vertenza per chiedere chiarezza sul futuro dei lavoratori di quest’azienda – dice il segretario nazionale della Uilcom Angelo Ughetta – non accetteremo nessun ricatto e pretendiamo la massima trasparenza sul futuro di questa importante realtà italiana". I lavoratori interessati solo oltre 3mila, distribuiti sul tutto il territorio nazionale: le concentrazioni maggiori di dipendenti sono nelle città di Milano, Bologna, Roma, Bari e Catania.
A mettere in fibrillazione i dipendenti di Fasweb, l’intervista rilasciata il 2 marzo al Sole 24 Ore da Carsten Schloter, amministratore delegato di Swisscom che controlla Fastweb, che ha parlato di possibili dismissioni nel business di rete e di altri settori in Italia, aggiunge Ughetta. "Fasweb è stata acquisita da Swisscom un anno e mezzo fa per una cifra di circa 4,6 miliardi di euro e il suo valore ad oggi è pressoché dimezzato", precisa il sindacalista. A preoccupare i dipendenti le voci di una possibile cessione di rami di attività a Vodafone o Sky, con cui Fastweb un anno fa ha siglato una partnership commerciale che però, secondo Schloter, "non è sufficiente a ripianare le perdite in Italia, dove la fibra ottica è in fase di stallo".
Le dichiarazioni fatte alla stampa dal numero uno di Fastweb fanno a pugni con le rassicurazioni incassate dai sindacati in una serie di incontri con l’azienda che hanno avuto luogo a cavallo fra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, nei quali sono stati esclusi esuberi.