Affidamento a un soggetto esterno della verifica delle procedure di
controllo e responsabilità dell’azienda, e pagamento di una
cauzione a copertura dell’eventuale profitto illecito. E’ la
nuova proposta con cui i legali di Fastweb cercano di scongiurare
il commissariamento dell’azienda.
L’entità della cauzione non è stata ancora definita, ma
dovrebbe essere in grado di coprire il presunto profitto illecito
che secondo l’accusa l’azienda avrebbe ricavato grazie alle
operazioni che ora sono sotto la lente dei magistrati, e i
conseguenti danni all’erario (quantificati dalla Procura di Roma
in circa 38 milioni).
La società di consulenza Pricewaterhouse ha ricevuto da Fastweb
l’incarico di verificare l’adeguatezza delle procedure di
controllo interno in base a quanto previsto dalla legge sulla
responsabilità amministrativa delle persone giuridiche del
2001.
L’udienza in cui il gip Aldo Morgigni deciderà sull’eventuale
commissariamento di Fastweb e Telecom Italia Sparkle è fissata per
il 7 aprile.