"Alta adesione allo sciopero nazionale di tutti i lavoratori Fastweb indetto oggi da Ugl Telecomunicazioni, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil. Grande partecipazione anche ai presidi organizzati davanti alle sedi aziendali di Catania, Napoli, Bari, e Milano". Lo dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, spiegando che "l’azienda ci deve chiarezza: è impensabile apprendere dalla stampa l’eventualità di una riorganizzazione, che potrebbe comportare esternalizzazioni ed esuberi, colpendo duramente i lavoratori. Si tratta di dichiarazioni d’intenti in netto contrasto con quanto affermato in precedenza alle parti sociali". Secondo i sindacati sarebbero 250-300 i posti a rischio esubero, anche se l’azienda non commenta.
"Senza contare – aggiunge il sindacalista – che stiamo parlando di un’azienda che, dagli ultimi dati economici, non risulta in difficoltà e con la quale, solo pochi mesi fa, abbiamo concluso importanti accordi come quello sul telelavoro e sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, alla pari di altre aziende multinazio nali". "Se la situazione ora è cambiata – conclude – l’azienda ci convochi e ci illustri quali sono le sue intenzioni, perché non possono essere sempre i lavoratori a pagare". Per Roberto Coccé, della segreteria nazionale Ugl Telecomunicazioni "Fastweb, o meglio Swisscom che la controlla, non potrà non tenere conto del messaggio lanciato oggi con questo sciopero. L’azienda ascolti la voce dei lavoratori e sia chiara su quali sono i progetti che intende portare avanti sul territorio nazionale".
I lavoratori di Fasweb sono oltre 3mila, distribuiti sul tutto il territorio nazionale: le concentrazioni maggiori di dipendenti sono nelle città di Milano, Bologna, Roma, Bari e Catania.
A mettere in fibrillazione i dipendenti di Fasweb, l’intervista rilasciata il 2 marzo al Sole 24 Ore da Carsten Schloter, amministratore delegato di Swisscom che controlla Fastweb, che ha parlato di possibili dismissioni nel business di rete e di altri settori in Italia, aggiunge Ughetta. "Fastweb è stata acquisita da Swisscom un anno e mezzo fa per una cifra di circa 4,6 miliardi di euro e il suo valore ad oggi è pressoché dimezzato", precisa il sindacalista. A preoccupare i dipendenti le voci di una possibile cessione di rami di attività a Vodafone o Sky, con cui Fastweb un anno fa ha siglato una partnership commerciale che però, secondo Schloter, "non è sufficiente a ripianare le perdite in Italia, dove la fibra ottica è in fase di stallo". Le dichiarazioni fatte alla stampa dal numero uno di Fastweb, secondo il sindacato, fanno a pugni con le rassicurazioni incassate dai sindacati in una serie di incontri con l’azienda che hanno avuto luogo a cavallo fra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, nei quali sono stati esclusi esuberi.