IL REPORT

Fibra ottica a prova di ambiente, arriva il bollino green

Carbon Smart, società Uk specializzata nei temi di sostenibilità, promuove i nuovi network future proof: svolgeranno un ruolo di rilievo nella lotta alle emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale del pianeta

Pubblicato il 11 Lug 2018

Carlo Salatino

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Fibra ottica e sostenibilità ambientale. Questo il nuovo binomio che rafforza la valenza del digitale nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni globali di gas serra.

Secondo Carbon Smart, società di ricerca britannica specializzata nei temi di sostenibilità, le infrastrutture full fibre di tipo FTTH, sono destinate a svolgere un ruolo di rilievo nella lotta alle emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale del pianeta.

La tesi, illustrata nel report “Our digital infrastructure needn’t cost the earth”, commissionato da CityFibre, operatore di fibra ottica wholesale nelle principali città inglesi, tiene conto di fattori relativi sia al ciclo di vita delle reti che alla loro capacità di abilitare servizi digitali innovativi.

Le reti costituite da parti in rame, contribuiscono in modo significativamente maggiore alle emissioni da fonti fossili rispetto a quelle interamente in fibra. Dalla sua estrazione, produzione, installazione, gestione, manutenzione fino alla sua dismissione, il rame “consuma” più energia. Ad esempio anche nelle architetture FTTC, il tratto in rame deve essere costantemente alimentato anche quando non utilizzato.

Le infrastrutture full fibre invece non richiedono energia quando non sono impiegate nelle trasmissioni. Inoltre, essendo più affidabili necessitano di minor manutenzione con riduzioni di oltre il 50% di spostamenti di mezzi, materiali e personale operativo.

In questo modo l’impatto ambientale iniziale legato alla posa della fibra è rapidamente azzerato.

L’altra grande spinta all’ambiente dalle reti in fibra deriva dalla loro capacità di supportare pienamente lo sviluppo e l’ampia diffusione di servizi digitali innovativi abilitatori di efficienza energetica nei più disparati settori. Secondo le stime della società inglese grazie all’adozione su larga scala di applicazioni di telemedicina, smart working, smart city, smart home e distance learning si possono generare risparmi sulle emissioni globali che possono arrivare fino al 20%.

A livello accademico l’impronta green delle reti interamente in fibra è stata oggetto di studi pubblicati sull’IEEE Communications Magazine secondo cui rispetto ad altre tecnologie di accesso le reti FTTH consentono di ottenere risparmi sulle emissioni di oltre l’80% per gigabit trasmesso.

In definitiva, se diffusamente sviluppato, l’intero ecosistema digitale, dalle infrastrutture di rete ai servizi applicativi, può connotarsi come importante catalizzatore di una società non solo più inclusiva, semplice ed efficiente ma anche più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

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