L’INTERVISTA

Fibra ottica, la corsa europea dell’italiana Tratos. Bragagni: “Mercato in forte evoluzione”



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L’azienda toscana, fra i più grandi produttori di cavi nel Continente, mette a segno una serie di acquisizioni strategiche. E accende i riflettori sulle fibre multicore per giocare un ruolo da protagonista nella partita dell’evoluzione dei data center. “Con l’intelligenza artificiale serviranno soluzioni più performanti”

Pubblicato il 10 lug 2024



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Spinta agli investimenti strategici per Tratos, fra i principiali produttori europei di cavi con un fatturato di oltre 250 milioni stimato per fine 2024. Ed è sull’espansione in Europa che fa leva la strategia. Dopo l’acquisizione della britannica Afl Telecommunications Europe, annunciata il 3 luglio, è la volta della spagnola Endurance Telnet. E il presidente Albano Bragagni annuncia a CorCom che” è alle porte anche una nuova operazione in Europa che si chiuderà probabilmente già questa estate”. Ma l’imprenditore preferisce non divulgare altri dettagli per ora.

Sede a Saragozza, Telnet è un’azienda pioniera e leader nella produzione di cavi in fibra ottica e vanta tra i suoi clienti i principali operatori di Tlc e utility europee. Dopo la sede commerciale già operativa in Spagna Tratos dunque ora diventa attiva anche nella produzione. Mirko Gori, sales manager di Tratos assume l’incarico di ceo di Telnet Fiber Optic.

E l’acquisizione della britannica Afl Telecommunications Europe, con sede a Swindon, consente a Tratos di ampliare la sua presenza di nel Regno Unito – affiancando la struttura già operativa a Knowsley.

Bragagni, perché avete scelto Regno Unito e Spagna come Paesi in cui espandere la vostra presenza?

Sono i Paesi in Europa che hanno le normative più simili all’Italia e dunque da sempre il contesto per aziende come la nostra è più favorevole per portare avanti progetti in tempi rapidi. In Uk abbiamo già un altro sito produttivo per cavi a bassa tensione e ora ci espandiamo anche nel mercato della fibra per le Tlc ma con una produzione di nicchia, in particolare relativamente alle componenti per i cavi sottomarini. In Spagna lavoriamo già molto ma abbiamo deciso di posizionarci con un sito produttivo per portare avanti tutta una serie di iniziative. E riguardo all’export per noi un altro Paese importante è la Germania. Andando oltre i confini europeo siamo poi presenti in Brasile ed esportiamo molto anche in Cina.

L’Europa vuole accelerare sull’infrastrutturazione in fibra e colmare i gap ma gli operatori di Tlc sono in difficoltà: bisogna investire ma le risorse scarseggiano. È una situazione che sta impattando sul vostro business.

Le telco stanno espandendo le proprie reti e al momento non rileviamo alcuna difficoltà. Anzi, al contrario, la domanda supera la nostra capacità produttiva. Come evolverà lo scenario nei prossimi anni è difficile dirlo, è un mercato in cui si naviga a vista e bisogna essere pronti anche a mettere in campo innovazioni al passo con una domanda che si modifica e si evolve. Abbiamo un’ottima produzione nell’ambito delle attività legate al cosiddetto ultimo miglio per i progetti di infrastrutturazione Ftth ma in questo momento l’attenzione del mercato a livello globale è puntata in particolare sulla partita dell’intelligenza artificiale che avrà un impatto anche nell’ambito del mercato dei cavi.

In che modo l’intelligenza artificiale impatterà sul mercato dei cavi?

L’esplosione dell’intelligenza artificiale sta già avendo impatti sul mercato dei data center e a catena ne avrà sempre di più sulle soluzioni per la connettività fra data center. C’è da aspettarsi dunque un cambiamento e un’evoluzione importante anche riguardo alle caratteristiche della fibra, con una nuova generazione di cavi in grado di rispondere alle nuove esigenze. Stiamo facendo dei test sulle cosiddette fibre multicore che meglio rispondono alle esigenze del mercato. Poi siamo focalizzati su altre fibre speciali, ad esempio quelle per la congiunzione dei cavi sottomarini.

A proposito di cavi sottomarini, i progetti stanno aumentando a un ritmo elevato. È questo il futuro per aziende come la vostra?

Il mercato dei cavi sottomarini cresce e crescerà ancor di più anche perché in ballo non c’è solo la connettività dati ma anche e soprattutto quella energetica e i cavi sottomarini sono determinanti per gli obiettivi che l’Europa si è data nell’ambito del Green Deal e delle azioni votate all’abbattimento dii consumi ed emissioni in chiave di ecosostenibilità. Dunque la partita si giocherà sul doppio fronte connettività-energia. E noi da sempre siamo impegnati su questo doppio fronte.

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