I cavi in fibra ottica sottomarini stanno diventando strumenti cruciali per prevenire sabotaggi grazie a nuove tecnologie di sensori acustici. In pratica questi cavi, fondamentali per le telecomunicazioni globali, possono ora rilevare la presenza di intrusi.
SI tratta di un passo avanti che potrebbe essere decisivo nell’attuale scenario geopolitico: recenti episodi di danneggiamento di cavi nel Mar Baltico hanno infatti evidenziato l’importanza di proteggere queste infrastrutture, portando a un aumento delle misure di sicurezza da parte delle autorità.
Tecnologia di rilevamento avanzata
A parlarne è un articolo della Bbc a firma di Chris Baraniuk, secondo cui aziende come AP Sensing stanno già sviluppando sistemi che utilizzano i cavi in fibra ottica per rilevare disturbi fisici, come il passaggio di navi o attività sottomarine sospette. Quando un impulso di luce attraversa una fibra, piccole riflessioni riportano variazioni causate da temperatura, vibrazioni o disturbi fisici. Queste variazioni possono rivelare la presenza di un veicolo, la sua dimensione e la direzione di viaggio.
Una “sentinella silenziosa” che avverte in caso di pericolo
La Nato e l’Unione Europea hanno intensificato le misure di sicurezza, ma la sorveglianza continua di tutte le rotte sottomarine è logisticamente impossibile. La tecnologia di sensori acustici offre invece una soluzione innovativa per un monitoraggio costante, agendo come una “sentinella silenziosa” che avverte in caso di minacce imminenti.
Nonostante le promesse, ci sono delle sfide da affrontare. La tecnologia richiede l’installazione di interrogatori lungo il cavo ogni 100 km, il che può risultare costoso e logisticamente complesso. Tuttavia, la crescente domanda di questi sistemi indica una chiara opportunità per le aziende tecnologiche di espandere le loro offerte di sicurezza delle telecomunicazioni.
Pubblico-privato: partnership cruciale
Secondo l’articolo della Bbc, la collaborazione tra il settore privato e i governi non è solo vantaggiosa, ma essenziale per potenziare le capacità di monitoraggio e risposta alle minacce sui cavi sottomarini. Le aziende tecnologiche stanno sviluppando soluzioni sempre più sofisticate che consentono di identificare rapidamente anomalie e potenziali sabotaggi. Queste soluzioni, quando integrate con le risorse e le infrastrutture governative, possono fornire un sistema di protezione efficace e reattivo.
Inoltre, le tecnologie di monitoraggio basate su fibra ottica possono essere adattate per l’uso su sottomarini militari. Questo adattamento offre un ulteriore livello di protezione, poiché i sottomarini possono operare come piattaforme mobili di sorveglianza, monitorando vasti tratti di cavi senza la necessità di una presenza fissa. Questa flessibilità permette una risposta più rapida e mirata in caso di emergenze, aumentando la capacità di reazione delle forze navali in aree critiche.
L’integrazione di queste tecnologie nei sistemi di difesa nazionale potrebbe anche favorire lo sviluppo di nuovi protocolli di sicurezza e la formazione di personale specializzato, ampliando così il ventaglio di strategie disponibili per proteggere le infrastrutture critiche delle telecomunicazioni.