Aziende, PA e utenti ovunque vogliono potere beneficiare delle opportunità offerte da un accesso più veloce. Perché allora le telco non offrono ancora reti in fibra ad alta velocità e continuano ad investire nel potenziamento delle reti in rame? Secondo gli operatori, continuare a investire nel rame sembra una scelta logica: vogliono proteggere le reti dopo aver investito su queste per decenni. Gli operatori hanno un interesse acquisito nel mettere un collegamento locale Adsl in rame, dal momento che le connessioni che sono state fornite tempo fa garantiscono un guadagno fisso mensile. Sostituire queste connessioni significherebbe investire denaro nel progettare, scavare, costruire, fare test e manutenzione. Assicurare, invece, una rete in rame permette agli operatori di controllare l’unbundling e, di conseguenza, i concorrenti. Inoltre, gli azionisti si aspettano un ritorno più veloce rispetto a quello che possono portare gli investimenti in fibra.
Per stare al passo con le richieste di oggi, le reti in rame richiedono aggiornamenti costosi. Ma la realtà è che questa tecnologia è già datata e, difficilmente, può venire incontro ai requisiti di accesso di prossima generazione Nga.
Mentre il rame può fare contenti gli azionisti sul lungo termine, i vantaggi della fibra sono significativamente maggiori. Una recente ricerca ha indicato che il costo attuale per posare la fibra è più basso di quello che le stime precedenti fanno credere. In aggiunta, modelli alternativi di finanziamento, come gli accordi tra Pubblico-Privato e i progetti municipali, offrono possibilità significative per realizzare messe in posa senza il tradizionale coinvolgimento dell’azionariato.
I costi della fibra possono sembrare proibitivi all’inizio, ma l’unico modo per avere una chiara visione della spesa totale è portando un caso reale. Questo dovrebbe comparare la spesa anno per anno dell’aggiornamento della rete in rame con un decennio d’investimento in fibra basato su un’esperienza di 10 anni. In Germania, per esempio, gli investimenti totali degli operatori di telecomunicazioni dal 1998 al 2008 sono ammontati a 82,7 miliardi di euro, compresa la rete wireless, 3G e gli upgrade regolari. Un investimento di questa grandezza sarebbe stato equivalente a uno per una rete in fibra.
Non è una sorpresa che oggi gli operatori non siano attenti nel comunicare i vantaggi dati dalla più alta velocità. Ma la crescente competizione, le recenti decisioni legislative e i Piani Nazionali per la Banda Larga presto potranno forzarli a riconsiderare il proprio punto di vista. Lo stimolo finanziario è importante, con il finanziamento di 7,2 miliardi della Ue che fa da leva per gli operatori per migrare verso la fibra ottica.
I sostenitori del rame dicono la sua velocità non è più quella di decenni fa. Vero, ma sono ancora insufficienti per rispondere alla domanda quando tutti gli utenti vogliono nello stesso momento la prestazione più veloce possibile. Quando si arriva a trasmettere dati a elevata ampiezza di banda, come contenuti video su lunghe distanze, non esiste concorrenza. La perdita di dati con la fibra è eccezionalmente bassa e non c’è alcuna interferenza elettrica tra i cavi passivi. Le reti in rame non possono caricare o scaricare alla stessa velocità e qualità e questo rappresenta una reale minaccia per lo sviluppo di servizi sanitari ed educativi che la società di domani semplicemente dovrà avere per mantenere gli standard di vita di una popolazione in forte crescita e longeva.
La richiesta di nuovi tipi di servizi continua a crescere, insieme con il numero di dispositivi connessi. Sebbene l’Europa sembri essere a metà strada verso la fibra, le indagini indicano che la fibra sta crescendo più velocemente.Con la fibra un operatore medio può generare il 46% in più del guadagno medio per utente e aumentare i livelli al 93%. La crescente domanda offre un’opportunità per spingere in maniera significativa l’Arpu. La fibra ha più alta capacità di dati ed è più resistente, occupa meno spazio e a lungo termine è più economica. Non c’è ragione di rimandare l’inevitabile.