Intesa Intred-Tim sulla fibra spenta. L’operatore di telecomunicazioni, quotato da luglio 2018 sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, e la compagnia guidata da Gubitosi hanno firmato un accordo triennale per l’acquisizione del diritto d’uso (Iru) di fibra ottica spenta, utilizzabile su tutto il territorio nazionale.
Il controvalore dell’operazione potrà raggiungere i 12 milioni di euro, in funzione dei costi di attivazione e delle tipologie di linee acquistate. Tale operazione consentirà ad Intred di accelerare ulteriormente lo sviluppo della propria rete e rispettare quindi gli impegni relativi al bando scuole, che prevedono la copertura capillare di tutto il territorio lombardo.
“Abbiamo fortemente voluto questo ulteriore accordo con Tim, il più importante in termini di dimensione per Intred, con la quale si è stabilito da tempo un consolidato e profittevole rapporto di collaborazione, per poter accelerare il percorso di crescita della nostra rete e poter così garantire la completa copertura della Lombardia – commenta Daniele Peli Co-Founder e Amministratore Delegato di Intred – In un momento di massima richiesta di connettività dovuta all’incremento del lavoro da remoto, alla maggiore richiesta di contenuti di intrattenimento ed alla didattica a distanza, l’investimento sarà completato con apparati di ultima generazione capaci di soddisfare al meglio tali bisogni”.
A novembre 2020 le due società avevano siglato un’intesa di 5 anni per la condivisione delle infrastrutture di rete, ovvero i cosiddetti cavidotti adibiti al passaggio della fibra ottica.
L’intesa definisce le modalità di utilizzo reciproco e condiviso delle infrastrutture. L’obiettivo è quello di ampliare la copertura dell’infrastruttura da parte di entrambi gli operatori in modo efficiente e senza la necessità di realizzare nuove opere civili che duplicherebbero inutilmente infrastrutture già esistenti. Oltre a migliorare le condizioni economiche e di fornitura, l’accordo estende i confini di applicazione all’intera Lombardia e ad alcune province confinanti e consente ad Intred di accelerare il ritorno degli investimenti sulla propria infrastruttura.