La rete paneuropea delle Tlc avrebbe scarse probabilità di successo. A dirlo l’agenzia di rating Fitch secondo cui le cause di questo insuccesso sono legate alle difficoltà tecniche e alla prevedibile opposizione delle autorità regolamentari nazionali. Fitch spiega che i recenti colloqui tra gli operatori e la commissione Ue potrebbero significare un ammorbidimento della posizione dei regolatori verso il consolidamento nel settore, ma “crediamo che la condivisione delle reti all’interno dei singoli paesi continuerà a essere un metodo più comune di taglio dei costi e difesa dei margini”. Secondo gli esperti, la condivisione delle infrastrutture per essere utile richiede l’accordo di tutti o quasi i maggiori operatori del continente, ma i benefici potrebbero variare notevolmente tra le imprese a seconda della quota di mercato, rendendo difficile la negoziazione di un’intesa.
Dopo le indiscrezioni riportate ieri dal Financial Times, che ha parlato di un incontro riservato tra il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia e i vertici di Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia e Telefonica, oggi lo stesso commissario Ue alla Concorrenmza ha in parte smentito la notizia. “Qualsiasi piano per la realizzazione di un network unico pan-europeo per la condivisione di infrastrutture di rete tra operatori di Tlc, se confermato, sarebbe un’iniziativa esclusiva degli operatori e non della Commissione”, ha fatto sapere oggi al Corriere delle Comunicazioni il portavoce della Commissione Europea in Italia per conto di Almunia.