Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Open Fiber che voleva bloccare Flash Fiber, la joint venture tra Tim e Fastweb. Quest’ultima, in una nota, “esprime profonda soddisfazione” per una decisione che “come le memorie presentate da Agcm nell’ambito del procedimento, confermano il valore di iniziative come Flash Fiber e del modello di cooperazione tra operatori infrastrutturati, che si sta affermando in modo significativo anche in altri paesi europei, al fine di accelerare lo sviluppo di reti ultraveloci in modalità FttH e di promuovere la concorrenza infrastrutturata a beneficio dei consumatori finali”.
Il Tar ieri ha respinto la richiesta di sospensione cautelare contro la decisione dell’Agcm che accoglieva gli impegni presentati da Tim e Fastweb nell’ambito del procedimento sulla realizzazione della rete in fibra da parte delle due società attraverso la joint venture Flash Fiber.
Secondo indiscrezioni di queste settimane Tim starebbe ragionando a una fusione con Open Fiber. Secondo La Repubblica, l’amministratore delegato Amos Genish, starebbe pensando a una integrazione tra la rete di accesso di Tim e quella di Open Fiber. La società in cui dovrà realizzarsi l’integrazione sarebbe Flash Fiber, la jv tra la stessa Tim e Fastweb (in proporzione 80% di controllo della prima verso il 20% della seconda) nata due anni fa. Il suo modello replica il modello di Open Fiber: il suo compito è infatti posare cavi di fibra ottica dagli armadi di Tim ai palazzi e poi con i verticali fin dentro le case degli utenti.