Fossati punta sulla rete unica Telecom-Metroweb

Il numero uno di Findim in tandem con Vito Gamberale accelera sul progetto da presentare al cda al momento della formalizzazione delle liste. Fra le proposte ci sarebbe anche la fusione Tim Brasil-Gvt

Pubblicato il 12 Mar 2014

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Marco Fossati accelera sul suo piano industriale. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il numero uno di Findim e Vito Gamberale hanno messo a punto un nuovo progetto per Telecom Italia che verrà illustrato al cda e al mercato al momento della formalizzazione delle liste. Nel piano sicuramente ci sarà l’integrazione tra la rete Telecom e Metroweb e poi la possibile fusione in Tim Brasil e Gvt. Se il piano piacerà al mercato non è escluso che l’attuale numero uno di F2i (ex Ad di Tim) possa tornare ai vertici Telecom.

L’Ad potrebbe invece rimanere Marco Patuano se la lista Telco avrà la maggioranza nell’assemblea del 16 aprile. Ma – spiega il quotidiano – se le diplomazie in movimento non produrranno accordi è possibile che ci siano due liste contrapposte che puntino ad ottenere i 4/5 del nuovo cda. In questa prospettiva Fossati, oltre a Gamberale, nella sua lista di maggioranza avrebbe inserito il nome di un Ad e di consiglieri di livello internazionale.

Ma la decisione di Findim di presentare l’una o l’altra lista dipenderà anche dal profilo di indipendenza che verrà riconosciuto ai consiglieri scelti da Telco.

Fossati non avrebbe ancora dunque ancora deciso se presentare una lista di minoranza composta da soli 3 membri, o una lista di maggioranza con 13 nomi.

Intanto ieri Findim incassa una prima vittoria nella battaglia per la governance. Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, riunitosi sotto la presidenza di Aldo Minucci, ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno dell’Assemblea dei soci come da richiesta avanzata da Findim Group. In particolare, l’argomento inserito è il seguente: “Nomina da parte dell’Assemblea del Presidente del Consiglio di Amministrazione”, prosegue la nota.

Il consiglio raccomanda agli azionisti che presenteranno le liste di voler indicare il candidato di cui – subordinatamente all’elezione in consiglio – propongono la nomina alla carica di presidente del consiglio di amministrazione. Resta inteso che, laddove l’assemblea non provveda alla nomina (mediante deliberazione a maggioranza assoluta delle azioni presenti in riunione), l’elezione del presidente sarà effettuata direttamente dal consiglio di amministrazione, come previsto dall’art. 10.1 dello Statuto sociale.

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