Sui conti della Caisse des Depots et Consignations (Cdc) pesano le svalutazioni legate a France Telecom. L’ istituzione finanziaria francese mista pubblico privato, ha concluso l’esercizio 2012 con una perdita di 458 milioni di euro, rispetto all’utile netto di 206 milioni di euro del 2011.
Sulle perdite pesano le svalutazioni complessive per 2 miliardi registrate nelle partecipazioni in France Telecom (un miliardo di euro), Veolia Transdev e Dexia (450 milioni di euro).
I ricavi del 2012 sono risultati pari a 8,19 miliardi di euro, in lieve rialzo dagli 8,16 miliardi di euro dell’anno precedente.
France Telecom-Orange ha chiuso il 2012 con un utile netto in calo di oltre il 30,7%, a 3,387 miliardi di euro. Il risultato è l’effetto di una serie di svalutazioni di goodwill (avviamento ndr) sulle attività in Polonia, Romania ed Egitto per un totale di 1,84 miliardi di euro.
Il fatturato è rimasto praticamente stabile (-0,6%) a 43,5 miliardi di euro, sostenuto dalla crescita delle attività in Africa e Medio Oriente (+5,3%), che ha compensato il rallentamento in Francia (-0,9%). Il flusso di cassa operativo, sottolinea la società in una nota, è stato di 8 miliardi di euro per il 2012, in linea con l’obiettivo fissato.