Il recente ingresso di Free Mobile nell’arena del mobile in Francia pesa su Sfr, l’operatore controllato da Vivendi. Il Ceo di Sfr Frank Esser è stato costretto a dimettersi, vista l’emorragia di clienti a seguito dell’ingresso di Free Mobile sul mercato all’inizio dell’anno e l’incapacità di invertire il trend. Il Ceo di Vivendi Jean-Bernard Lévy ha preso direttamente in mano le redini di Sfr, per guidare in prima persona l’azienda nella guerra di prezzi in atto sul mercato francese del mobile e promossa da Free Mobile (Iliad). La politica low cost di Free Mobile , che a gennaio ha lanciato la tariffa flat a 19,90 euro all inclusive, ha colpito un po’ tutti gli operatori francesi, compreso Orange France che in due mesi, gennaio e febbraio, ha perso più di 200mila clienti migrati verso Free e ha registrato un forte calo degli utili nel 2011, in parte legato all’arrivo del quarto operatore sul mercato del mobile.
Di fatto, le dimissioni di Esser dal timone di Sfr sono arrivate dopo che la cattiva performance dell’operatore, incapace di rispondere all’offensiva di Free, ha pesato sul titolo Vivendi, secondo quanto riportato da Le Figaro. Secondo gli analisti, il vero quesito per quanto riguarda Sfr è quali misure concrete intende adottare l’operatore per avviare un contenimento di costi di 300-400 milioni di euro. In questo senso, il primo obiettivo di Lévy è quello di ristrutturare l’azienda, con un occhio di riguardo per i conti e il contenimento dei costi. Sarà poi necessario rivedere la strategia del brand low cost di Sfr, si chiama “Red”, che non è stata in grado di bloccare la migrazione di client verso Free Mobile. In confronto, Bouygues Telecom con il suo brand “B&You” e Orange con “Sosh” sono stati più capaci nel mantenimento dei clienti.
La successione al timone di Sfr ha dato la stura al toto-nomine: secondo Le Figaro, papabili successor di Esser sono Bertrand Meheut Ceo di Canal+, Michel Combes, Ceo di Vodafone Europe, e l’ex Ceo di Lagardère Didier Quillot.