La Commissione Ue spera che la difficile situazione politico-istituzionale a seguito delle elezioni in Italia “non crei ostacoli aggiuntivi” per quanto riguarda l’asta per assegnazione delle frequenze della tv digitale, dopo il bando di gara dell’Agcom. Lo ha detto il commissario Ue alla Concorrenza, Joquìn Almunia, durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles.
“I miei servizi sono in stretto contatto con quelli dell’Agcom, il regolatore italiano, e stanno discutendo con loro le condizioni di questo bando di gara e dell’allocazione dei canali ai diversi partecipanti. Non abbiamo ancora concluso la nostra discussione e spero che possiamo adottare una decisione finale il più presto possibile”, ha detto Almunia rispondendo a specifica domanda sulla questione. “Spero – ha concluso il commissario – che la situazione politica in Italia dopo le elezioni e prima della formazione di un nuovo governo non crei ostacoli aggiuntivi alla soluzione degli ultimi dettagli che ancora mancano per arrivare a una decisione definitiva”.
L’asta frequenze è stata decisa dal governo Monti, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha cancellato il beauty contest propendendo per la gara. Una soluzione appoggiata dal Pd e osteggiata dal Pdl.
Quando il testo tornerà da Bruxelles, l’Agcom farà la sua parte in tempi stretti, e passerà la palla al Mise. Se il regolamento tornerà rapidamente a Roma, potrebbe essere lo stesso ministro Corrado Passera a bandire la gara, operazione che rientra nell’ordinaria amministrazione.
Se il testo tornerà da Bruxelles più avanti, dopo la composizione del nuovo Governo, molto dipenderà dalle priorità del prossimo Parlamento e dall’importanza che verrà assegnata al riordino dello spettro radio. Molto dipenderà anche da chi sarà il prossimo ministro dello Sviluppo Economico.