Supera già quota 2 miliardi l’asta frequenze che si sta giocando in Germania e da cui lo Stato si aspetta di ricavare oltre 4 mliardi. Lo ha rivelato oggi lo stesso regolatore tedesco, Bundesnetzagentur, spiegando che dopo 37 rilanci le offerte hanno raggiunto esattamente 2.017.000.000 di euro superando il prezzo base di 1,5 miliardi.
La Germania ha messo in palio 270 MHz di spettro appartenente alle fasce nei 700 MHz, 900 MHz, 1500 MHz e 1800 MHz. In corsa Telefónica, Telekom e Vodafone Germania. Della gara fanno parte anche frequenze già utilizzate dalle Tlc (quelle nei 900 Mhz e 1800 Mhz), ma la cui licenza scadrà alla fine del 2016.
Le offerte più alte sono state presentate per la banda di frequenza 900 MHz: le offerte hanno raggiunto quota 715,6 milioni.
Invece la fascia a 700 Mhz, all’interno della quale c’è in palio una “dose” ugualmente massiccia di frequenze, i rilanci hanno raggiunto solo 450 milioni. Una delle ragioni può essere rappresentata dalle rigide condizioni che il governo ha imposto agli operatori Tlc che entreranno in possesso della licenza: si dovrà coprire il 98% della popolazione con servizi in banda larga mobile. Inoltre i broadcaster avranno bisogno di spostarsi su piattaforme di trasmissione alternative, il che potrebbe prendere anche anni di tempo.
L’asta, iniziata a Magonza il 27 maggio, potrebbe durare per diverse settimane.
La Francia punta ad assegnare la fascia 700 MHz agli operatori telefonici entro il 2015. Il regolatore britannico Ofcom ha programmato di assegnare le stesse frequenze alle telco mobili entro il 2022.