Asta Lte, il governo punta a incassare 3,1 miliardi. Una parte dei
quali andrà alle tv locali per liberare le frequenze entro il
2013. Lo ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico Paolo
Romani al termine della riunione del comitato dei ministri:
"Vendendo tutte le frequenze al prezzo di base d'asta – ha
spiegato Romani – si arriva a 3,1 miliardi". In ogni caso, è
stato ricordato, il minimo incasso previsto dalla legge di
stabilità è di 2,4 miliardi di euro. "Le frequenze devono
essere liberate e rese disponibili agli operatori mobili – ha detto
Romani – dal primo gennaio 2013".
Nella giornata di oggi si è riunito il comitato formato, oltre che
da Romani stesso, dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dal
sottosegretario all'Economia, Luigi Casero (in rappresentanza
del ministro Giulio Tremonti), che ha formulato gli indirizzi
relativi alla gara.
Per quanto riguarda gli incentivi alle tv locali che dovranno
liberare le frequenze al momento i fondi disponibili per i soggetti
che libereranno le frequenze sono sempre quelle indicate dalla
legge (pari al 10% dei 2,4 miliardi ovvero 240 milioni). Ma, ha
detto Romani, c'è in atto "il tentativo di poter
aumentare questi fondi". Alle emittenti sarà data la
possibilità di associarsi con i propri programmi alle emittenti
presenti in graduatoria, accedendo però a un rimborso più
basso.
Fra le altre possibilità viene prevista la possibilità di
rateizzazione degli importi aggiudicati oltre i 2,4 miliardi.
Oggetto della gara, è stato ricordato, sono le frequenze 800,
1800, 2000 e 2600Mhz che saranno divise in blocchi, per un totale
di 255Mhz, "la piu' grande capacità di spettro messa a
gara in Italia".
Nel dettaglio: il bando di gara sarà pubblicato in Gazzetta
Ufficiale entro il 25 giugno. Entro il 25 luglio dovranno essere
presentate le domande di partecipazione, il cui esito sarà reso
noto entro il 29 dello stesso mese. Ci saranno poi trenta giorni di
tempo per presentare le offerte economiche e il 30 agosto verranno
aperte le buste. Dal giorno successivo, se ci sarà più di
un'offerta per ogni blocco, potrà partire la fase dei rilanci.
Il tutto si concluderà entro il 30 settembre, con il versamento
degli importi.
"Abbiamo dato tutta la nostra disponibilità come ministero
della Difesa offrendo le frequenze che non ci sono strettamente
necessarie" ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La
Russa, parlando delle frequenze nella fascia alta dello spettro.
"Abbiamo conservato di comune accordo – spiega La Russa – le
frequenze strettamente indispensabili alla Difesa e alle forze
dell'ordine".