Avanti tutta, negli Usa, con l’operazione “liberazione delle
frequenze” individuata dal presidente Obama come “necessaria
per rilanciare l’innovazione del Paese sul mercato domestico e su
quello internazionale”. Dei 500Mhz che dovranno essere riallocati
ai servizi wireless in dieci anni, la National Telecommunications
and Information Administration ha annunciato ieri di averne intanto
identificati 115Mhz (da liberare in cinque anni): 100Mhz di banda
attualmente utilizzata per sistemi radar navali e 15Mhz attualmente
in uso ai sistemi di osservazione meteorologica. “E’ solo il
primo passo – ha detto il segretario al Commercio Gary Locke – per
spingere l’innovazione e incoraggiare gli investimenti
privati”.
La ricerca di nuove frequenze è la risposta al timore di spectrum
crunch causato dalla diffusione di smartphone e tablet che, secondo
un rapporto presentato dalla Fcc, si verificherà nel 2014 con un
definicit per 500Mhz. Alcuni carrier come At&t e Verizon Wireless
hanno già cominciato a utilizzare sistemi di “metering usage”
per i loro abbonati. Secondo la Fcc la liberazione di white spaces
nella banda 700Mhz potrebbe consentire un alleggerimento della
congestione di spettro.
L’industria wireless possiede attualmente 500Mhz di spettro con
licenza. A giugno l’amministrazione Obama ha chiesto il rilascio
di altri 500Mhz attualmente occupati dalle agenzie federali e dai
privati così da poterli destinare a servizi wireless entro dieci
anni. Frequenze che potrebbero essere messe all’asta a favore dei
carrier o tenute da parte per un eventuale utilizzo senza licenza
come le reti wi-fi.
Altre frequenze potrebbero però arrivare, nelle speranze della
Fcc, dalle tv. La Commissione spera di convincere i broadcaster a
cedere 120Mhz: una proposta per realizzare la quale serve però una
legge federale.“Il futuro della nostra economia mobile dipende
dallo spettro, l’infrastruttura invisibile dell’America” ha
detto Julius Genachowski capo della Fcc spiegando il grande
successo ottenuto dalle tv nel 20esimo secolo potrebbe
paradossalmente risultare un ostacolo al decollo della nuove
piattaforme di comunicazione. “L’apertura dello spettro per usi
commerciali ha permesso di creare una grande imprenditoria e
stimolare la straordinaria industria Usa dei contenuti e portando
reali benefici alla nostra economia”. Ma è l’ora di guardare
avanti, “le persone guardano sempre più la tv via Internet o
satellite: il nostro spettro non può più adottare un modello che
si è rivelato eccellente nel secolo scorso”.