Quattro lotti, ciascuno con dimensione pari alla metà di un multiplex nazionale in tecnologia DvbT2: Agcom ha approvato il provvedimento finale relativo alla procedura per l’assegnazione di ulteriore capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale.
Il provvedimento, che fa seguito a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2019, manda avanti il percorso del refarming della banda 700 Mhz che dovrà concludersi entro giugno 2022 per assegnare le frequenze ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili e al contempo per conferire un nuovo assetto al sistema radiotelevisivo su piattaforma digitale terrestre (nazionale e locale) alla luce della dotazione delle risorse di spettro rimaste a disposizione per il servizio broadcasting.
Ammontano a 12 le nuove reti nazionali in tecnologia Dvb-T2 previste dal Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (Pnaf): l’assegnazione dei quattro lotti avverrà sulla base delle offerte presentate da ciascun partecipante, costituite da una componente tecnica e una componente economica. È stato individuato per ciascun lotto un valore minimo delle offerte pari a 7,9 milioni di euro.
E per consentire l’ingresso nel mercato di nuovi operatori, nonché la possibilità di espansione degli operatori di rete esistenti di minori dimensioni, i 4 lotti in gara sono stati articolati in tre distinte categorie che prevedono differenti condizioni di partecipazione. In particolare, sono state riservate due categorie di lotti caratterizzate, in ottica pro-concorrenziale, dall’applicazione di un fattore di sconto del 50% sul valore minimo stabilito per ciascun lotto.
Il provvedimento – puntualizza Agcom – dà inoltre attuazione alle sentenze del Consiglio di Stato (n. 5928/2018 e n. 6910/2019) che hanno riconosciuto la necessità di realizzare un riequilibrio a favore della società Persidera rispetto alle posizioni degli altri operatori plurirete (Rai e Mediaset).
Conclusa la procedura nessun operatore potrà in ogni caso detenere più di 3 reti trasmissive DVB-T2 nel nuovo sistema. La procedura sarà attuata dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite un apposito disciplinare di gara.