"Per il risarcimento alle emittenti locali in seguito all’asta delle frequenze non si passi dal danno alla beffa", chiedono il senatore Pd Vincenzo Vita e quello Idv Francesco Pardi in un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico con la quale ricordano che "la procedura di assegnazione, conclusasi di recente, ha prodotto entrate per circa 4 miliardi di euro e che i 420 milioni di euro previsti come risarcimento per le emittenti locali sono stati tagliati a 175".
"Si apprende ora – proseguono i due parlamentari – che tali misure di indennizzo sarebbero destinate ad una distribuzione ‘a pioggia’ senza che vi sia una distinzione tra una qualsiasi antenna Tv e vere e proprie imprese televisive e non vi sarebbe differenziazione né per quanto riguarda il numero di telespettatori né relativamente al numero di dipendenti. Se cosi fosse – concludono Vita e Pardi – saremmo di fronte per alcune emittenti un inatteso regalo mentre per quelle che realmente rappresentano imprese televisive, con un organico considerevole e un audience consolidato, comporterebbe un danno gravissimo contribuendo probabilmente a segnare la fine di gran parte dell’informazione locale. E’ necessario che il ministro chiarisca per evitare la beffa".