IL PIANO

5G, la Francia rilancia: nuove frequenze mid-band per gli usi industriali

A disposizione la banda 3.8-4.0 GHz da utilizzare per tre anni in trial di applicazioni verticali. Parigi spinge anche su competenze ed ecosistema: “Ancora poca maturità in tutta l’Europa”

Pubblicato il 16 Mar 2022

NGMN White Paper “5G Tdd Uplink”

La missione 5G industriale della Francia passa sempre più attraverso lo spettro mid-band: Parigi ha avviato il processo per liberare un maggior numero di frequenze per le applicazioni verticali in modo da favorire e accelerare l’implementazione di casi d’uso del 5G nell’industria.  

Il governo e il regolatore delle comunicazioni Arcep hanno reso noto che le realtà industriali possono fare domanda di accesso alle frequenze nella banda 3.8GHz – 4.0GHz fino alla fine del 2022. Aziende di settori come manifattura, logistica, energia, salute, smart city e altri ancora potranno utilizzare un blocco di 100MHz in questa porzione di spettro per tre anni allo scopo di testare diversi casi d’uso.

La Gsma ha sostenuto in un recente studio che lo spettro 5G nella banda media 1-7 GHz guiderà quasi il 65% del valore socioeconomico generato dal 5G e quantificato in 960 miliardi di dollari.

Missione industriale, spinta sulle frequenze

I test dei casi d’uso industriali, si legge nell’avviso dell’Arcep, permetteranno sia di costruire delle best practice dell’industria sia di mettere a punto, da parte del regolatore, un quadro normativo appropriato alle necessità delle imprese. 

Come indicato nella “Mission 5G industrielle” francese, la prossimità della banda 3,8 – 4,0 GHz con la banda “core” del 5G (3,4 – 3,8 GHz) permette agli attori dell’industria di accedere fin da subito a un ecosistema maturo e diversificato di terminali e attrezzature e a una grande quantità di frequenze.

I settori verticali in Francia possono già usare le frequenze nelle bande 2.6GHz e 26GHz. L’Arcep intende anche semplificare l’accesso alla banda 2.6GHz Tdd creando un nuovo portale per presentare le richieste di utilizzo.

L’ecosistema del 5G “non è maturo”

In Francia uno studio pubblicato da Philippe Herbert, presidente della “Mission 5G Industrielle”, individua sette ragioni fondamentali per cui l’uso industriale del 5G nel Paese resta indietro rispetto ad altre nazioni europee. Tra queste c’è il mancato accesso ad alcune porzioni di spettro rilevanti, la scarsa disponibilità di attrezzature e servizi, la difficoltà nel reperire le necessarie competenze e la mancanza di maturità degli ecosistemi industriali del 5G sia in Francia che nel resto d’Europa.

Quanto vale la partita mid-band

Secondo il citato studio della Gsma, i servizi 5G su banda media potrebbero generare un extra gettito in termini di prodotto interno lordo a livello globale per 610 miliardi. L’associazione ha raccomandato ai governi di dare priorità alla mid-band per spingere il 5G.

Lo studio mette in allerta sul potenziale impatto economico negativo derivante dall’insufficiente disponibilità dello spettro, dimostrando che si potrebbero perdere fino a 360 miliardi di dollari di crescita del Pil.

Secondo l’analisi della Gsma il 75% dei vantaggi del 5G a banda media sarà attraverso i casi d’uso principali del 5G della banda larga mobile avanzata (eMbb) e dell’accesso wireless fisso (Fwa) con velocità simili a quelle della fibra. Si prevede che i servizi, tra cui l’assistenza sanitaria e l’istruzione, e l’industria manifatturiera produrranno la parte più alta del beneficio economico, con il settore manifatturiero che rappresenta quasi il 40% della crescita. Anche la pubblica amministrazione, comprese le smart city, faranno parte della partita economica.

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