France Telecom prevede di ricevere una cifra superiore al miliardo di euro attesi precedentemente in ricavi per l’uso della sua rete da parte della nuova rivale Free Mobile, controllata da Iliad. E’ quanto si legge su Les Echos, che cita le dichiarazioni del Ceo di France Telecom Stephane Richard. A gennaio Iliad ha lanciato Free Mobile, un nuovo servizio di telefonia mobile che opera in modalità di operatore virtuale, che prevede l’uso della sua rete e di quella di France Telecom.
A metà febbraio i vertici di France Telecom hanno avvertito che non intendono mettere a rischio i servizi destinati ai loro abbonati per rispondere alla domanda di connettività di Free, il quarto operatore mobile sul mercato francese, che con la sua offerta aggressiva ha creato non pochi problemi all’incumbent transalpino.
Il lancio del nuovo operatore ha spinto una massa di francesi a cambiare operatore, si parla di una stima compresa fra 1,5 e 2 milioni di persone, che in un messo hanno abbandonato il vecchio gestore per Free Mobile. Un’emorragia che ha allarmato gli operatori tradizionali, Orange (FT), Sfr (Vivendi) e Bouygues Telecom, che per competere con i prezzi stracciati di Free Mobile hanno già abbattuto i loro listini.
Il mercato telefonico francese, una torta di 25 miliardi di euro di ricavi complessivi annui, rappresenta una quota importante degli utili di France Telecom e Vivendi. Orange è più preparata di Sfr e di Bouygues per trarre profitto dall’ingresso di Free Mobile sul mercato francese del mobile, perché ha siglato un contratto di fornitura all’ingrosso di capacità di rete con il nuovo entrante. Secondo fonti interne ad Orange, i problemi di copertura di Free e la quantità enorme di capacità di rete che Orange stessa dovrebbe fornire al competitor rischiano di pesare troppo sull’operatore di FT.
Nel contempo, sempre le stesse fonti assicurano che il network di Orange è in grado di rispondere alla domanda di Free e che l’uscita del Ceo Richard sulle carenze dei network di Free siano una trovata mediatica per mettere in ombra il competitor rampante.
C’è da dire che gli operatori già presenti sul mercato, che controllano il 90% del mercato, si sono lamentati con l’authority francese, l’Arcep, per le carenze di copertura del network di Free. Ma c’è poco da fare: l’Arcep ha appoggiato l’ingresso sul mercato di Free e non avrà altra scelta che continuare a sostenere il nuovo player.