Dopo Microsoft ed Apple, anche Fujifilm porta in tribunale Motorola Mobility. Seconso la società giapponese molti degli smartphone e tablet lanciati dall’azienda controllata da Google utilizzano indebitamente suoi brevetti relativi alla fotografia digitale e alla fotocamera integrata.
La denuncia è stata depositata presso la corte distrettuale della California, dopo vari tentativi di negoziare un accordo non andati a buon fine. I quattro brevetti violati riguarderebbero la conversione in bianco e nero di immagini a colori, un metodo di comunicazione fra due dispositivi attraverso una rete telefonica, il rilevamento del volto nella fotografia digitale, un procedimento che consente alle immagini in alta definizione di essere visualizzate anche in bassa risoluzione.
Fujifilm chiede che Motorola paghi le spese legali e versi un risarcimento il cui importo non è stato reso noto. Motorola – appena uscita indenne da una causa contro Apple, in cui il tribunale non si è espresso a favore di alcuna delle due società giudicanto insufficienti le rispettive documentazioni – ha ancora cause pendenti con Microsoft, sempre relativamente e violazioni di brevetti.
I brevetti di Motorola Mobility sono finiti anche nel mirino della Federal Trade Commission. Lo scorso 2 lugli l’agenzia Usa del commercio ha aperto un’inchiesta formale per verificare se l’azienda rilevata da Google utilizzi in maniera conforme i brevetti tecnologici standard nel settore mobile.
La Ftc ha chiamato in causa anche Microsoft e Apple, alle quali l’agenzia Usa ha chiesto formalmente se Motorola Mobility mette a disposizione in maniera trasparente e in termini ragionevole brevetti e standard fondamentali per lo sviluppo del 3G, del Wi-Fi e del video streaming.
L’indagine della Ftc negli Usa arriva qualche mese dopo l’apertura di analoghe misure da parte della Commissione Europea nei confronti di Motorola e Samsung. L’Antitrust Usa ha deciso che la Ftc si occupi di Motorola mentre il Dipartimento della Giustizia si occuperà di Samsung.