La proposta di fusione tra At&t e T-Mobile Usa torna a far parlare
gli analisti, questa volta per le possibili conseguenze a livello
occupazionale: gli esperti sono convinti che diverse migliaia di
posti di lavoro rischiano di essere tagliati nei prossimi 12 o 18
mesi se l'accordo da 39 miliardi dollari tra le due telco viene
approvato dal governo federale americano. Le due aziende potrebbero
allo stesso tempo effettuare alcune assunzioni per soddisfare nuove
esigenze, ma muovendosi con cautela.
"Non mi aspetto un bagno di sangue", chiarisce William
Power, direttore della Wireless communications research presso
Robert W. Baird & Co. "Il mobile è un’industria in forte
crescita, ma ci saranno da mettere in conto dei
licenziamenti".
In una conference call, un funzionario di At&t ha ammesso che ci
saranno tagli al personale, ma si tratterà per la maggior parte di
"natural attrition”, un turnover naturale in cui non tutti
quelli che vanno via per anzianità o per lavorare in altre aizende
saranno sostituiti con nuovi assunti. Ma secondo Power un po’
meno del 50% dei tagli al personale sarà realizzato tramite
licenziamenti.
Ad andar via potrebbero essere in particolare gli
impiegati del back office aziendale e i manager più anziani di
T-Mobile.
Anche i dipendenti ai livelli più bassi, dalla contabilità alle
risorse umane, dovranno aspettarsi qualche taglio perché At&t
cercherà di eliminare le ridondanze se si fonderà con la forza
lavoro di T-Mobile, nota Jeff Kagan, analista indipendente. Inoltre
alcune sedi retail potrebbero essere chiuse sui mercati dove le due
aziende sono concorrenti.
I dipendenti di T-Mobile sono più vulnerabili di quelli di At&t
perché saranno gli executive di quest’ultima a “prendere le
decisioni” su chi andrà via e chi resterà, secondo
Power.
T-Mobile ha attualmente uno staff di 37.795 persone, mentre At&t
conta 266.590 dipendenti. La filiale americana di Deutsche Telekom
non ha commentato le speculazioni degli analisti sui possibili
licenziamenti, mentre At&t si è limitata a dire che è “troppo
presto” per fornire dettagli su possibili riduzioni al personale.