Via libera alla fusione da 26,5 miliardi di dollari tra T-Mobile Usa e Sprint che punta a creare a creare il terzo più grande operatore mobile negli Stati Uniti e dare slancio enorme alla competizione nel settore wireless e nella corsa alle reti di nuova generazione 5G. Il giudice distrettuale Victor Marrero ha dunque respinto il ricorso di un gruppo di Stati, inclusi la California e New York, secondo cui l’accordo avrebbe violato le leggi antitrust e aumentato i prezzi.
Secondo T-Mobile e Sprint invece la fusione fornirà alla nuova società una migliore attrezzatura per competere con Verizon Communications e At&t, creando un’azienda più efficiente con prezzi bassi e velocità Internet più elevate.
Sulle notizie che anticipavano un imminente sentenza, il titolo Sprint è volato nel circuito dopo-borsa Usa ed ha guadagnato circa il 64%.
La decisione del giudice Marrero apre la strada all’accordo, che già ricevuto il parere favorevole della Fcc e del Dipartimento di Giustizia. Nella loro memoria a supporto delle telco il Dipartimento di Giustizia e la Fcc contestano che le procure generali degli stati, guidate da quelle della California e dello stato di New York, avranno successo e faranno affondare l’accordo, il risultato finale sarà quello che nelle aree rurali degli Usa ci saranno grandi ritardi per avere il 5G: “Soprattutto – sostengono le due agenzie – T-Mobile ha preso l’impegno a fornire copertura 5G all’85% delle popolazioni nelle aree rurali nei prossimi tre anni e il 90% in sei anni”.