Ricordo che gli operatori di telecomunicazioni offrono servizi di
connettività in aree geografiche limitate e con margini in calo,
mentre gli operatori “over the top”, liberi dal peso
d’infrastrutture capillari di rete, offrono servizi applicativi
online ad alto margine per un mercato mondiale. Mi sembra che di
recente si stia diradando la nebbia nella disputa tra operatori tlc
e over the top. Finora si è fatto riferimento al tema della
“neutralità della rete”, con gli over the top che premono per
ottenere condizioni di accesso alla rete aperte e non
discriminatorie. Sono successe a mio parere due cose.
Primo, dopo l’annuncio dell’accordo di principio tra Google e
Verizon, i regolatori americani e europei si stanno decisamente
orientando per permettere agli operatori tlc la gestione del
traffico Internet per servizi a pagamento di qualità garantita,
oltre a quelli best effort e rimanendo fermo il principio di non
discriminazione.
Secondo, consumatori e istituzioni si stanno rapidamente rendendo
conto che esistono altri gravi problemi di neutralità, quelli dei
terminali e dei servizi offerti dagli over the top, ad esempio
Apple e Google. In altre parole, le “chiusure” operate dagli
over the top possono essere molto dannose per i consumatori. Basta
pensare ai sistemi operativi dei terminali, all’autenticazione
dei clienti, alla vendita delle applicazioni: tutto con standard
assolutamente proprietari e non interoperabili. In particolare,
quindi, oltre alla neutralità della rete, abbiamo:
• la neutralità dei terminali (iPhone, iPad e
Android) – ad es., Apple impedisce l’installazione di programmi e
la fruizione di contenuti non coerenti con la sua strategia
commerciale;
• la neutralità degli application store – Jimmy
Wales, fondatore di Wikipedia, addita l’AppStore come fenomeno
più dannoso rispetto alla net neutrality;
• la neutralità dei servizi – ad es., Google
Chrome non supporta video codificati con lo standard internazionale
H.264;
• la neutralità dei motori di ricerca – I motori di ricerca
mediano l’accesso a Internet attraverso algoritmi di ranking
proprietari e tecniche di remunerazione per una maggiore
visibilità.
Gli operatori di tlc devono affrontare nei prossimi dieci anni
elevati investimenti sia per le reti ottiche ultrabroadband, sia
per quelle mobili a larga banda di quarta generazione. Google
sembra aver riconosciuto che anche gli over the top, e non solo i
consumatori devono contribuire a questi sviluppi innovativi delle
reti di trasporto.
Per sostenere gli investimenti, in particolare quelli delle reti
mobili che subiranno una esplosione del traffico, gli operatori
introdurranno tecniche di gestione del traffico al fine di
ripartire la capacità della rete in modo equo tra gli
utilizzatori, oltre evidentemente al controllo della congestione e
del traffico illegale. Inoltre introdurranno, sia sul fisso che sul
mobile, i servizi a pagamento a qualità garantita. Per le imprese
medio/grandi l’accesso a Internet viene già fornito con precisi
accordi sul livello di servizio. I nuovi servizi a qualità
garantita saranno quindi rivolti a consumatori e piccole imprese.
La garanzia di banda sarà sfruttata per offrire sia servizi video
Hd-3d ad elevata qualità, sia servizi di cloud computing.
Penso a servizi di storage e back-up in rete, piuttosto che a vere
e proprie applicazioni per la gestione della casa e dell’ufficio.
La qualità garantita è poi essenziale per la diffusione di alcune
importanti applicazioni verticali, quale la telesorveglianza di
anziani, degenti e disabili. Molte applicazioni critiche delle
smart cities si fondano infatti sulla disponibilità di qualità
garantita negli accessi a Internet.