La spesa digitale delle Telco in Italia è tornata a salire: secondo l’ultimo rapporto di Assinform il valore è cresciuto nel 2016 dell’1,9% su base annua, assestandosi a quota 8.276 milioni di euro. L’incremento è dovuto soprattutto ai maggiori investimenti in infrastrutture di rete e progetti di digitalizzazione, in particolare negli ambiti della Business Analytics e della Business Intelligence, del CRM/Marketing, dei portali Web e mobili e dell’introduzione di nuovi servizi Web. In vista anche della sperimentazione 5G, prossima a Milano, ci sono dunque alcuni nuovi spazi di crescita per le Telco che vorranno cogliere nuove opportunità di business e offrire servizi ed esperienze di valore ai propri clienti. In una fase di grande cambiamento del mercato italiano, diventa fondamentale per competere la capacità di agire come player digitali all’interno di un ecosistema allargato, sia nel mercato consumer che in quello b2b, con uno sguardo alla capacità degli attori digitali di posizionare l’user experience al centro del processo di fidelizzazione del cliente. Sempre più aziende Telco vedono nel software un forte vantaggio competitivo, nonché un elemento fondamentale nell’interazione con i loro mercati, partner, consumatori e fornitori. Accenture ha da poco rilasciato un report proprio su questo argomento, intitolato “Oltre il prodotto: La guida essenziale all’innovazione per le aziende orientate al software”. Lo studio evidenzia come le Telco in grado di utilizzare il software in un’ottica “as-a-Service” e di piattaforma aperta risulteranno vincenti nel loro business. L’indagine di Accenture mostra le differenze quantificabili relative a prestazioni e decisioni strategiche. Per i leader del settore – definiti come “Early Innovators and Value Markers” (rispetto a quelli più tradizionali, i “Market Share Protectors and Efficient Executors”) è quasi 4 volte più probabile superare una serie di metriche chiave, come la rapidità di accesso al mercato e la capacità di individuare significativi trend del cliente/mercato.Non dovrebbe stupirci, quindi, che questi leader si concentrino soprattutto sull’innovazione e sullo sviluppo del prodotto (67%), e sulla Digital Customer Experience (67%). Il modello di business delle piattaforme digitali è ormai il punto di riferimento della rivoluzione digitale: le piattaforme facilitano le transazioni tra produttori, intermediari e utenti finali, abilitando la condivisione di informazioni tra le aziende, al fine di accrescere collaborazione e innovazione grazie all’impiego di tecnologie come il cloud. Secondo il Digital Platform Index di Accenture, il mercato globale delle piattaforme digitali ammonta a 4.3 miliardi di dollari, e impiega 1.3 milioni di dipendenti diretti e diversi milioni nell’indotto. Fino a poco tempo fa queste piattaforme erano prerogativa di aziende digitali native come i cosiddetti GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) o di startup legate alla sharing-economy come Airbnb e Uber. Oggi, diversi attori traggono vantaggio dalle nuove piattaforme proponendosi come partner digitali, al fine di generare nuove entrate, ridurre i costi, innovare prodotti e servizi, e guadagnare rapidità sul mercato. Anche i player tradizionali stanno sviluppando le loro piattaforme attraverso partnership e acquisizioni; IDC prevede che entro il 2018 oltre il 50% delle grandi imprese creeranno o saranno partner di piattaforme. Le Telco si trovano ad affrontare diverse sfide per competere nella “platform-economy” ma, attraverso un’attenta considerazione della loro strategia, l’adozione di nuove competenze, la trasformazione della cultura aziendale e del proprio modello operativo, possono gradualmente diventare player “platform-ready”.
Lo studio dei fattori necessari a raggiungere il successo nella platform economy ha individuato 5 “abilitatori ambientali” che ne favoriscono lo sviluppo:
- Dimensione mercato e competenze digitali dei consumatori: La preparazione delle imprese ad operare nello spazio digitale, l’accesso e l’utilizzo di canali online da parte di imprese e consumatori, l’adozione di dispositivi/servizi intelligenti.
- Imprenditoria digitale: Il livello delle competenze digitali nelle imprese nel sviluppare e implementare nuove piattaforme nonché la creatività e la capacità di innovazione e le principali attività e startup digitali.
- Infrastruttura tecnologica: Lo stato generale della tecnologia e risorse digitali del paese (infrastrutture di rete, servizi tecnologici, ecc.), che abilitano e facilitano la nascita e la crescita di piattaforme digitali.
- Cultura aperta all’innovazione: La capacità di società e imprese di collaborare tra loro al fine di favorire l’innovazione digitale.
- Politiche e normative: Capacità dei governi di sostenere le imprese digitali, creando un clima favorevole all’innovazione e salvaguardando la sicurezza delle operazioni digitali.
L’adozione di un approccio che preveda iniziative e investimenti in grado di dare maggiore spazio all’innovazione e alla creatività, più che unicamente legati ai tradizionali indicatori delle performance aziendali, appare la strada migliore da seguire nel contesto competitivo attuale. Saper cogliere appieno le opportunità offerte del digitale, consentirà alle Telco di offrire ai propri clienti servizi sempre più in linea con i loro bisogni, nonché rafforzarne la relazione, sfruttando le preziose sinergie con operatori terzi.