L’APPELLO

Fwa, Boccardo: “Patto pubblico-privato per rendere sostenibili gli investimenti”



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Il presidente della coalizione che riunisce gli operatori del settore auspica un pacchetto di misure ad hoc: “Il fixed wireless access cruciale contro il digital divide e lo spopolamento delle aree remote”

Pubblicato il 5 giu 2024



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Fwa strumento fondamentale per abbattere il digital divide e per constrastare lo spopolamento delle zone remore. È questo il messaggio chiave del discorso di apertura di Enrico Boccardo, Presidente di Cfwa, in occasione dell’evento annuale dell’associazione che raccoglie gli operatori del settore.

Fwa in volata

“Il Fixed Wireless Access (Fwa) continua a crescere come testimoniato dai dati Agcom: a fine 2023 oltre 2,11 milioni di accessi nella rete fissa con un +7,6% rispetto all’anno precedente – ha detto Boccardo – Questi numeri ci dicono che gli Operatori del Fixed Wireless Access sono dei partner tecnologici fondamentali per portare il nostro Paese nel futuro e la tecnologia Fwa resterà a lungo la migliore soluzione di accesso in molti comuni italiani specie nelle aree più remote del paese come quelle montane”.

Fwa contro lo spopolamento

“In questi mesi verrà esaminato il disegno di legge sulla montagna dal Parlamento, l’Fwa può giocare un ruolo chiave per contrastare lo spopolamento di quei territori e per potenziare i servizi digitali di imprese e comunità montane – ha ricordato Boccardo – Serve però un patto tra Istituzioni e operatori Fwa per arrivare ad un pacchetto di misure che rendano sostenibili gli importanti investimenti fatti in quei territori: è necessario prorogare i diritti d’uso delle frequenze nella banda 24,5-26,5 GHz almeno fino al 2029 e ridurre gli oneri energetici e il canone unico patrimoniale di quelle stazioni radio base che servono le aree scarsamente abitate”.

Cloud nazionale, Boccardo: “Serve una strategia sui data center”

Sul tavolo della Cfwa anche del progetto di Cloud federato. “Chiediamo al Governo di valutare una strategia che preveda l’utilizzo dei data center degli operatori presenti sul territorio come infrastrutture di Edge computing rispetto al cosiddetto Polo Strategico Nazionale in modo da valorizzare le esperienze tecnologiche territoriali portate avanti dalle pmi e l’expertise consolidata degli operatori locali – ha sottolineato Boccardo – Sotto questo profilo, gli operatori della Coalizione con il loro progetto di cloud federato possono giocare un ruolo di primo piano”.

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