L'INTERVISTA

Fwa driver di crescita per le Pmi. Favole (Eolo): “Entro il 2021 connessi tutti i Comuni”

L’Head of Direct & Indirect Sales della telco: “Impegnati a sostenere la ripartenza del Paese. Fixed wireless access tecnologia altamente competitiva”

Pubblicato il 27 Gen 2021

Alessandro-Favole-eolo

La pandemia da Covid-19 ha radicalmente trasformato il modo di lavorare, di fare scuola e di vivere, evidenziando ancora di più il ruolo cruciale che la connettività ultraveloce gioca nella tenuta economica del Paese e nella ripartenza post emergenza. In questo contesto Eolo è in campo per accelerare il processo di trasformazione digitale. “L’operatore Fwa raggiunge attualmente 6.327 Comuni e punta ad arrivare a 7.500, ovvero alla totalità, entro la fine del 2021”, dice Alessandro Favole, Head of Direct & Indirect Sales.

Favole, che ruolo svolge l’Fwa nello sviluppo economico dei territori?

Da 15 anni a questa parte Eolo crede fortemente nella capacità della tecnologia fixed wireless access di abilitare la produttività di PA e imprese ma anche di garantire l’inclusione digitale dei cittadini. Secondo una ricerca commissionata da Eolo a Idc oltre il 60% delle Pmi italiane, che occupano oltre 12 milioni di persone, è localizzato in aree geomorfologicamente complesse e di non facile accesso dal punto di vista infrastrutturale. In quelle aree la possibilità di accedere a connettività ultraveloce in tempi rapidi e senza azioni invasive sul territorio rappresenta una priorità strategica; possibilità che il Fixed wireless access garantisce, dando sprint alla business continuity e alla crescita delle imprese. Motivo per cui la diffusione dell’Fwa è destinata ad aumentare in maniera esponenziale. Procede infatti speditamente il piano di investimenti da 150 milioni € lanciato a maggio 2020 per completare la nostra copertura del Paese.

Qual è il trend?

Ancora la ricerca Idc evidenzia che gli accessi supereranno i 2,5 milioni nel 2023. Un incremento ancora più interessante se riferito al segmento delle Pmi, dove gli accessi passeranno da 110mila a 350mila unità. Il trend è “certificato” anche dall’ultimo osservatorio Agcom secondo cui, a settembre 2020, è aumentato l’uso delle tecnologie di nuova generazione: in testa resta il Fiber to the cabinet con 8,81 milioni di accessi, seguito dall’Ftth (1,57 milioni) e subito dopo dall’Fwa (1,44 milioni). In questo quadro Eolo è l’operatore che cresce di più sul segmento Fwa e tra quelli più performanti nel mercato degli accessi Broad e ultrabroadband con un +0,5%.  Numeri che premiano il nostro impegno messo in campo per rendere il Paese più moderno, più efficiente ma anche più inclusivo vista la capacità dell’Fwa di raggiungere zone anche orograficamente complesse, come sopra evidenziato.

Nella pratica, che valore aggiunto può offrire il fixed wireless access alle piccole e medie imprese italiane?

Il mercato dei servizi di connettività per le Pmi italiane è molto cambiato a seguito della pandemia. Oggi si riscontra una maggiore sensibilità nei confronti della qualità dei servizi e viene attribuita una forte strategicità alla banda larga come strumento essenziale per lo svolgimento delle attività quotidiane di ogni azienda.

E allora?

In questi mesi è esplosa la domanda di connettività da parte delle Pmi, soprattutto per abilitare la delocalizzazione del lavoro e sostenere lo smart working. Contestualmente le imprese, soprattutto quelle delle aree geograficamente più complesse, hanno chiaramente espresso la necessità di incrementare la capacità e la sicurezza dei servizi di connettività, dovendosi spesso confrontare con la scarsa copertura delle reti cablate presso le loro sedi.  L’Fwa è riuscito nella situazione di emergenza, così come nella condizione di new normal, a rispondere a queste esigenze in maniera veloce ed efficace. Il fatto di non dover ricorrere a scavi e a nessuna “penetrazione” negli edifici rende la tecnologia un driver importante per la crescita del tessuto imprenditoriale italiano del quale le Pmi sono tassello importante.

Quali sono le priorità strategiche delle Pmi clienti?

La priorità per le imprese è soprattutto quella di poter innovare l’interazione digitale con i clienti, migliorando i servizi di sicurezza e di garanzia di accesso da remoto del proprio personale agli applicativi aziendali, sia on-premises che in cloud, con elevata capacità di banda. In questi mesi abbiamo assistito oltre all’aumento della banda in download ad una vera esplosione della capacità richiesta in upload.

Qual è l’offerta di Eolo pensata per le Pmi?

Abbiamo predisposto un catalogo ampio, che risponde alle necessità del singolo professionista fino all’impresa più strutturata, con connettività punto-punto, tagli di banda in modalità simmetrica fino a 1 giga garantito. Il tutto a prezzo variabile in base alle possibilità e necessità del cliente: siamo in grado, dunque, di disegnare offerte su misura. Si tratta di pacchetti che offriamo anche alle PA. Attualmente in oltre 200 PA la nostra tecnologia va ad abilitare servizi in zone delocalizzate, come il wi-fi pubblico nelle piazze e la telesorveglianza. Ovviamente con la stessa duttilità d’uso e commerciale prevista per le imprese.

Dall’osservatorio privilegiato che Eolo ha sul Paese, quali sono le mosse che le istituzioni dovrebbero mettere in campo per far crescere il Paese in ottica digital?

 Mi rifaccio alla riflessione fatta dal nostro presidente e Ad, Luca Spada. Sul tema della rete unica, ad esempio, ben venga una sola infrastruttura – Eolo è pronta a partecipare – ma occorre tener conto delle connessioni già esistenti, comprese quelle con Fwa. In generale siamo convinti che per dare la connettività necessaria in tutta Italia, serva una regia comune.

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